Sono stati presentati, durante l’incontro “Comunità Intraprendenti. Persone e luoghi di rigenerazione a Roma – L’esperienza dei Laboratori di Quartiere” i sei laboratori attivi sul territorio di Roma: Corviale, Tor Bella Monaca, Santa Maria della Pietà, Centocelle-Mistica, Quarticciolo e Bastogi. I Laboratori, promossi da Roma Capitale e coordinati dalle Università Sapienza, Roma Tre e Luiss Guido Carli, nascono con lo scopo di contribuire alla rigenerazione urbana del territorio cittadino attraverso un modello di governance condivisa tra strutture centrali, dipartimenti e Municipi, che ha come punto di partenza l’apporto delle comunità locali nelle fasi di co-pianificazione e co-progettazione. L’obiettivo è fare scelte non solo condivise e accettate ma sentite proprie e difese da chi abita i quartieri. Durante l’incontro “Rigenerazione urbana per l’economia civile. il futuro sostenibile delle persone, dellecitta’, dei quartieri e delle periferie” sono stati esplorati e promossi i contributi significativi che i Laboratori di Quartiere possono portare alla creazione di veri e propri cantieri di partecipazione della società civile e non solo al miglioramento delle infrastrutture tecniche e sociali. I Laboratori, infatti, sono stati pensati per guardare alle sfide sociali e ambientali del futuro, superando i problemi dei singoli quartieri e immaginando le soluzioni attraverso una pianificazione strategica inclusiva.
Tre sono i capisaldi più importanti delle esperienze presentate:
– conoscere e dare valore a ciò che già esiste;
– fare esperienza e stare nei luoghi con processi partecipativi;
– pensare a strumenti in grado di favorire la co-programmazione e co-progettazione sull’economia civile e lo sviluppo sostenibile della città di Roma.
Con il supporto tecnico di NeXt Economia sono stati utilizzati strumenti di ricerca sociale e civile come l’Empathy map e la creazione di bacheche virtuali per co-costruire il valore generato dai partecipanti ai Laboratori e le priorità su cui stanno intervenendo. Questo materiale ha costituito la prima versione dell’Instant book di Comunità (disponibile qui) come uno spazio di dialogo e aggiornamento delle buone pratiche di rigenerazione che sono già presenti nel territorio romano.