Avrebbero speronato e rapinato un ragazzo nel febbraio scorso i 3 giovani fermati dalla Polizia di Stato dopo un lungo inseguimento per le strade di Tor Bella Monaca. Il fatto è avvenuto in via di Porta Furba: la vittima, che viaggiava alla guida della propria auto, è stata speronata dal conducente di un’utilitaria; dopo la collisione entrambe le auto si sono fermate sul ciglio della strada e dall’utilitaria sono scesi 2 passeggeri che si sono rapidamente avvicinati al conducente dell’altra macchina e lo hanno rapinato del cellulare e del bancomat. Le indagini, condotte fin da subito dagli agenti del commissariato Appio, hanno permesso di ricostruire l’accaduto e soprattutto di individuare il modello e la targa dell’auto usata per compiere il reato. Auto che non era però direttamente riconducibile ad una persona fisica. Gli stessi agenti di via Botero hanno diramato a tutte le autoradio la “nota di ricerca” e pochi giorni fa, sul vialone di Tor Bella Monaca, una Volante ha intercettato la berlina con 2 persone a bordo. I 2, quando hanno capito di essere seguiti dalla Polizia, hanno accelerato dando così vita ad un lungo inseguimento per le vie del quartiere. I poliziotti sono riusciti a fermare l’auto dopo circa 6 km. Durante la fuga, gli occupanti dell’auto inseguita hanno lanciato dal finestrino dello stupefacente, poi recuperato. Gli agenti delle Volanti, coadiuvati dagli investigatori del commissariato Appio, hanno subito svolto una serie di accertamenti e perquisizioni che hanno portato al rintraccio di una terza persona ed al rinvenimento di ulteriore stupefacente. Già dal primo momento è emerso che le 3 persone fermate potevano essere le stesse che avevano messo a segno la rapina in via di Porta Furba; tale ipotesi è stata poi supportata da una serie di riscontri che hanno poi portato all’adozione nei confronti degli stessi del fermo di indiziato di delitto.
Leggi anche – Tor Bella Monaca, operazioni di riqualificazione nei seminterrati delle case popolari I tre, di 24, 30 e 21 anni, dopo gli atti di rito, sono stati condotti nel carcere romano di Regina Coeli a disposizione della Magistratura. Il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura di Roma, ha convalidato la misura confermando per tutti e 3 il reato di rapina in concorso e, soltanto per due di loro, la violazione della normativa sugli stupefacenti. Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.