I Poeti der Trullo al Teatro Torlonia con “A Roma nu je frega”

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Foto: Alessio Quaranta

Dopo il debutto in occasione del Natale di Roma 2023, il Teatro di Roma accoglie al Teatro Torlonia, dal 9 al 12 maggio, uno dei gruppi più importanti e rappresentativi della poesia contemporanea romana, i Poeti der Trullo, ormai realtà conosciutissima, non solo a Roma. Negli ultimi anni la loro street poetry, unita al loro anonimato, è riuscita a creare un vero e proprio movimento poetico: Er Bestia, Er Quercia, Marta der Terzo Lotto, Sara G., Er Farco, Inumi Laconico. Anche in quest’occasione il Teatro di Roma, grazie alla collaborazione di Lorenzo Parrotto, Francesco Giordano, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone, propone una mise en éspace delle poesie e dei racconti più rappresentativi della raccolta “Metroromantici”, grazie anche al lavoro della graphic designer Chiara Di Iasio. “A Roma nu je frega”, dopo la realizzazione del radiofilm “Mi casa es tu casa – Metroromantici”, rappresenta un’altra occasione per condividere ed esplorare la poesia dei poeti attraverso uno dei luoghi più importanti di Roma: il suo teatro. Le parole di Inumi Laconico aiutano a comprendere meglio la poetica del Metroromanticismo. “In epoche come questa unire sei diverse menti e lasciare che coltivino poesia in un giardino condiviso è cosa impossibile – dice Laconico – se non si desse al colore che abbiamo dentro l’occasione di esplodere. Il Trullo è un luogo della mente. Tutti possono affacciarsi su questo giardino periferico dopo essersi allontanati dal centro. Il centro delle decisioni, il centro della politica, il centro sotto chiave, protetto da vetri opachi, inaccessibile. Il Trullo è un luogo della mente e tutta la periferia esistente può essere seme e frutto di poesia. Noi esistiamo per dimostrarlo. Noi esistiamo per sporcare i passanti e i vicini del colore che ci è esploso dentro. Abbiamo deciso di lasciarlo fluire e di non arginarlo. Siamo un coro che vuole cantare l’amore e la rabbia, l’esperienza e la meraviglia, la provenienza e il viaggio. Le vertigini di un sentimento sul cornicione dell’ultimo piano. Lo scorrere, per le strade romane, di un fiume di versi diretto verso il Tevere, il mare, l’oceano. Un coro che soffia e diffonde, da un piccolo pezzo di mondo chiamato Trullo, il vento poetico del Metroromanticismo”. Lo spettacolo dura 70′. La produzione è Teatro di Roma – Teatro Nazionale in collaborazione con i Poeti der Trullo.