Si può affrontare il tema della morte in chiave ironica e divertente? Sembrerebbe di sì. Lo spettacolo “Sulla morte senza esagerare”, ideato e diretto dal regista Riccardo Pippa, lo fa attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee, facendo un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Come spiega lo stesso regista “Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice, ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? – domanda Riccardo Pippa -. Realizzato per il Napoli Teatro Festival 2020 questo nuovo allestimento ha reso lo spettacolo più contemporaneo, che tenesse conto di quanto ci sta accadendo. Ritorniamo al lavoro di scena partendo da una ferita, dopo una quarantena che ha negato a chi se ne stava andando il conforto di una visita e a quelli che sono restati, la condivisione in presenza del lutto. Guardiamo la realtà attraverso maschere di cartapesta, figure familiari, presenti, che raccontano, senza parole, gli ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontiamo storie semplici con ironia, per parlare, anche oggi, della morte, sempre senza esagerare. Questa, per noi, è la ripartenza”, dice Pippa. Lo spettacolo sarà dal 18 al 21 aprile al Teatro India. La durata è di 55 minuti. Di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza. Produzione Teatro Franco Parenti, Teatro dei Gordi.