Mamme e lavoratrici, Luciana Littizzetto invitata al Premio “Roma Rose” di marzo

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Conciliare vita lavorativa e familiare non è sempre semplice. A Roma l’Assemblea capitolina ha iniziato a fare la differenza. Grazie a una delibera a prima firma della Presidente Svetlana Celli, il regolamento dell’Aula Giulio Cesare è stato modificato e ora permette alle consigliere neomamme di partecipare in videoconferenza alle sedute del consiglio fino ad un anno di età dei figli. Se sono in presenza, hanno a disposizione uno spazio bebè per allattamento con fasciatoio in una sala a pochi metri dall’Aula di Consiglio. Il regolamento dà la facoltà di collegarsi da remoto anche ai consiglieri in congedo parentale o di paternità. La Presidenza dell’Assemblea capitolina si è inoltre impegnata affinché altri spazi bebè possano essere aperti al pubblico negli uffici comunali. Non è dunque sfuggito alla Presidente Celli l’intervento di Luciana Littizzetto che in televisione, ricordando l’episodio di una consigliera comunale di Monza costretta a dimettersi, ha sottolineato la difficoltà di tante donne a conciliare vita lavorativa e familiare e a diventare mamme.

“Cara Luciana Littizzetto, ho apprezzato moltissimo il suo intervento – ha scritto Celli in una lettera indirizzata all’attrice, comica, scrittrice e conduttrice televisiva e radiofonica – e sono solidale con la consigliera comunale di Monza costretta a dimettersi perché impossibilitata a svolgere il suo mandato. Da Presidente dell’Assemblea capitolina, da donna, da madre di due figli, da politica e da rappresentante delle istituzioni, sono impegnata da sempre sul tema delle differenze di genere, perché è assurdo che ancora nel 2024 tante donne siano costrette a scegliere tra diventare mamme o lavorare. E mi batto soprattutto affinché debbano essere riconosciute per le loro capacità e non perché sono una casella rosa da riempire. E’ vero, dal primo voto alle donne nel 1946, tante conquiste sono state raggiunte, ma tanto ancora resta da fare per un autentico e concreto cambiamento culturale. E, dobbiamo farlo insieme e con determinazione”. “Preziosa in questo percorso – sottolinea ancora Celli – è la forza dei messaggi che personaggi pubblici come lei possono lanciare utilizzando positivamente lo strumento dei mass media. A tal fine, in segno di gratitudine e di stima, sarebbe per me un onore poterla invitare in Campidoglio il prossimo 6 marzo alla terza edizione del Premio Roma Rose – Non solo 8 marzo promosso dalla Presidenza dell’Assemblea capitolina, un appuntamento che premia donne che si distinguono quotidianamente per il loro operato in vari settori”.