Spaccio e detenzione, con l’aggiunta di furti in serie. Accade nei pressi della scuola di via Acquaroni, dove dalla scorsa settimana, quando si sono registrate le prime avvisaglie, i furti nella scuola sono aumentati arrivando alla quota di tre in pochi giorni. Tablet, lavagne elettroniche e qualche accessorio, tutto in rivendita con lo scopo di comprare dosi o altre sostanze stupefacenti. Questa la prima ricostruzione delle forze dell’ordine, le quali hanno registrato un ulteriore ingresso indesiderato: l’obiettivo dei malviventi sarebbe stato un pc con lavagnetta luminosa al seguito. Senza contare la “mole” di tossicodipendenti – stando ai racconti dei residenti – che soggiornerebbero nei pressi dell’istituto lontano da occhi indiscreti. A Tor Bella Monaca alcune scuole sono più “frequentate” di altre. I “fuoricorso”, tuttavia, piacciono poco. Anzi, per nulla. Motivo per cui le famiglie degli studenti da qualche giorno sono in piazza per chiedere maggiore controllo: “La scuola è nostra e non si tocca” – scrivono sugli striscioni – c’è paura e in parte rassegnazione. E’ previsto un incontro fra esponenti del VI Municipio e del Dipartimento Scuola del Comune: obiettivo condiviso quello di porre fine ai continui furti istituendo dei canali diretti per eventuali segnalazioni o denunce. Alzare il tiro, per ora, resta l’unica soluzione: gli antifurti delle scuole saranno collegati direttamente al numero unico per le emergenze. L’unica arma a disposizione, per il momento, è la tempestività. Le prossime settimane saranno piuttosto lunghe: l’iter per la messa in sicurezza è cominciato, ma i primi risultati si vedranno – qualora le tempistiche dovessero essere rispettate – a gennaio.