Parco di Centocelle, ecco il Masterplan per la completa riqualificazione

146

Presentato presso la Casa della Cultura del Municipio V “Villa De Sanctis”, in via Casilina 665, il Masterplan degli interventi previsti per la riqualificazione del Parco di Centocelle. Presenti all’iniziativa l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi; il presidente della Commissione Capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri; i presidenti dei Municipi Roma V, Mauro Caliste, e Roma VII, Francesco Laddaga; l’architetto Maria Elena Lioy, Responsabile del Procedimento per il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale; l’architetto Paolo Pineschi dello Studio Aka Architetti, progettista e Direttore dei Lavori. “Il Masterplan che abbiamo presentato alla cittadinanza” ha commentato l’Assessora Sabrina Alfonsi “è stato concepito come un progetto unitario che si fa carico delle complessità legate alla evoluzione storica del sito e alle problematiche emerse nelle esperienze precedenti, in una logica di pianificazione – diretta al breve, al medio e al lungo periodo – mirata al recupero e alla valorizzazione di un sito di grande importanza per questo settore urbano e per l’intera città di Roma.

Il progetto – continua l’Assessora – propone un assetto unitario coerente con uno sviluppo del Parco per parti, con un programma operativo che si basa sull’attivazione di diverse iniziative progettuali, alcune delle quali di prossimo avvio, finalizzate a restituire alla città la piena fruizione di un luogo strategico per questo quadrante, attraverso la previsione di nuove infrastrutture verdi e interventi di recupero del paesaggio. Un impegno concreto che, a partire dal presente, prefigura l’assetto futuro del Parco”. Il Masterplan si configura così come un grande progetto territoriale che affronta la dimensione complessiva del Parco di Centocelle nella sua estensione di 126 ettari, fornendo risposte alle istanze dettate dalla tutela ambientale e archeologica e mettendo in coerenza le diverse iniziative progettuali del passato e del prossimo futuro.

Il piano generale si concentra su tre aspetti fondamentali:

– La forestazione, attraverso la densificazione della presenza arborea e arbustiva e la piantumazione di nuove alberature che configurano un nuovo sistema di margine del Parco;

– I percorsi e gli accessi, con la riorganizzazione dei tracciati e dei segni esistenti, nella prospettiva di ricollegare il Parco alla Città e ai contesti dei diversi quartieri (Quadraro Don Bosco, Alessandrino, Tuscolano, Centocelle, Prenestino Labicano);

– Le funzioni del Parco, prevedendo nuove attrezzature e servizi di supporto alla fruizione del Parco, con particolare riferimento allo sport e al tempo libero; in questo scenario assume particolare rilevanza il recupero dell’ex stazione di servizio tra via Casilina e viale Palmiro Togliatti, che potrebbe diventare un importante sistema di accesso dalla fermata della linea C della metropolitana e ospitare servizi per il Parco.

La prima fase attuativa porterà nel brevissimo periodo, in autunno, alla messa a dimora di circa 500 alberi con l’obiettivo di densificare la presenza arborea e arbustiva nell’ambito del parco già oggi fruibile, realizzando un primo importante passaggio verso il concetto di “bosco urbano” previsto nel Masterplan. Nell’ambito di questo progetto viene prevista anche la realizzazione di un’area ludica attrezzata per i bambini più piccoli, dedicata al tema dell’aria e del volo, ispirata al primo decollo di un areoplano in Italia. Un evento storico, avvenuto proprio a Centocelle il 19 aprile 1909, quando Wilbur Wright si è alzato in volo con il suo biplano, compiendo diverse evoluzioni sopra i “pratoni” di Centocelle. In contemporanea con questa fase è stato completato il Progetto esecutivo, finalizzato ad ampliare l’attuale estensione del Parco e a realizzare nuove importanti attrezzature. Questo progetto, che troverà attuazione nel 2024, interessa un ambito di circa 52 ettari e andrà ad incrementare ulteriormente la presenza arborea e arbustiva, definendo un nuovo sistema di percorsi che collegano il Parco ai nuovi accessi su via di Centocelle, viale Togliatti e via Santi Romano. La pista ciclabile che attraversa il Parco è concepita come parte integrante del percorso del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici previsto nella programmazione della mobilità sostenibile del Comune di Roma. In questa fase viene è prevista la realizzazione di un grande Playground, riutilizzando la pista di atterraggio esistente per collocare campi da basket, tennis, ping-pong, pallavolo e corsie per atletica; un grande spazio colorato, inclusivo e aperto a tutti, un luogo dedicato allo sport e all’incontro tra persone. Con la stessa filosofia è prevista la realizzazione di una piazza del Parco, localizzata presso l’attuale ingresso principale su via Casilina e connessa a una nuova area di parcheggio. La piazza sarà uno spazio multifunzionale concepito sia come punto di contato con la città, sia come sistema di connessione con i percorsi nel verde. La piazza è strutturata per accogliere spettacoli, eventi, attività didattiche all’aperto, studio/lettura, mercatini temporanei, cinema, etc. ed accoglierà al suo interno una fontana, dove è possibile rinfrescarsi e bagnarsi attraverso la presenza di schizzi di acqua e acqua vaporizzata.

Anche i nuovi accessi sono immaginati come dei luoghi immediatamente identificabili, dove gli arredi, l’illuminazione la grafica informativa contribuiranno a fornire una immagine del Parco unitaria e riconoscibile, quella di un luogo che si candida a diventare “centrale” rispetto agli usi quotidiani e al contesto urbano nel quale si colloca. Per quanto riguarda il tracciato ferroviario dismesso, la cosiddetta “Tagliata”, il progetto prevede, a valle di una fase di rimozione dei rifiuti e di consolidamento delle scarpate in terra, il recupero di questo grande segno come una passeggiata botanica, una Promenade a servizio del parco legata alla fruizione naturalistica e alla percorribilità ciclabile, con la possibilità di accedere ai livelli sotterranei delle gallerie attraverso la realizzazione di un nuovo sistema di ingressi e l’organizzazione di visite guidate. Un “monumento naturale” che può essere recuperato e riqualificato, con la possibilità di inserire nuovi impianti vegetali e rappresentare un sistema di notevole valore in termini valorizzazione della biodiversità.