Approvato il Programma degli Interventi per il miglioramento della sicurezza stradale dei pedoni, cosiddetti “Black Points Pedonali” e il relativo schema di convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, proprio a fine giugno, ha accolto il Programma di Roma Capitale e stanziato circa 4,3 milioni di euro. I lavori riguarderanno 30 ambiti critici per le utenze deboli distribuiti nei 15 Municipi, partiranno a dicembre 2023 e dureranno un anno; quindi, saranno ultimati per l’inizio del Giubileo 2025. Le principali soluzioni tipologiche che saranno attuate, in funzione delle caratteristiche del singolo ambito di intervento, sono: migliore definizione delle traiettorie; nuova segnaletica orizzontale e verticale; controllo e riduzione della velocità; riprofilatura dei cigli e dei cordoli spartitraffico; rimodulazione e messa in sicurezza degli attraversamenti e dei percorsi pedonali; ottimizzazione degli spazi di sosta e visibilità; ottimizzazione della regolazione semaforica.
“Già entro la fine del 2024 metteremo in sicurezza 30 incroci critici per l’attraversamento dei pedoni. Si tratta di un lavoro prioritario – ha spiegato il Sindaco Gualtieri – che va ad inserirsi nella strategia complessiva di interventi sui 175 incroci maggiormente a rischio incidenti e per i quali abbiamo già concluso alcuni cantieri, tra i quali il lotto relativo agli interventi sulla via Nomentana che sarà seguito da quelli in partenza lungo la Cristoforo Colombo. Oggi, con questo provvedimento usiamo fondi nazionali per una serie di lavori di messa in sicurezza espressamente dedicati ai pedoni della Capitale, abitata da milioni di persone e percorsa da decine di milioni di turisti ogni anno”. “Sono interventi molto importanti – ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – perché si inseriscono all’interno delle misure che stiamo mettendo in campo sulla sicurezza stradale. A Roma muoiono molti più soggetti deboli della mobilità come pedoni e ciclisti rispetto alle altre città italiane ed europee. Per questo dobbiamo mettere la loro incolumità al centro dei nostri provvedimenti, come obiettivo fisso e imprescindibile. Le opere, inoltre, sono in coerenza con l’obiettivo che ci siamo posti di ridefinire lo spazio fisico esistente a vantaggio dei pedoni e della mobilità dolce, riducendo contestualmente quello oggi riservato alle automobili”.