Speciale Donna: alla premiazione la scrittrice Maria Rosaria Valentini ospite d’onore

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di Luisa Di Maso

Come di consueto l’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’associazione M.A.R.E.L., in collaborazione con il circolo di lettura “Rugantino”, che ha sede nell’omonima biblioteca, ha dedicato la cerimonia di premiazione “Speciale donna” all’universo femminile con l’obiettivo di consentire ai numerosi partecipanti di approfondire temi di attualità, attraverso alcune letture, quali spunti per conoscere, capire e interpretare i fatti.

Madrina dell’evento, Liana Orfei, che nel discorso di apertura ha sottolineato, dopo i convenevoli di rito, che è “più che mai necessario riportare la cultura ad un ruolo centrale nel nostro Paese affinché essa possa essere un vero strumento di crescita individuale e collettiva, di emancipazione, di libertà, soprattutto per le donne”.

L’occasione è stata utile per avviare un confronto sulle criticità che riguarda la vita delle donne, sui temi della cultura e del patrimonio artistico, sugli affetti familiari e non è mancato il riferimento alla triste condizione delle donne iraniane, argomento sollecitato dagli studenti della scuola “Donatello”.

Ospite d’onore, la scrittrice Maria Rosaria Valentini che nel suo apprezzatissimo intervento ha rapito tutti nel ribadire, attraverso illuminati esempi, che l’origine e la caratteristica della scrittura femminile non è facilmente esauribile in poche parole. Le cause dell’istruzione femminile negata affondano le radici in una cultura fortemente patriarcale, un circolo vizioso tra cause e conseguenze, nutrita dell’ignoranza imposta per lungo tempo alle ragazze. Le donne, infatti, private dell’educazione, dell’alfabetizzazione e della conoscenza dei loro diritti, non sono state in grado di rivendicarli e di lottare per questi.

Ha proseguito poi, suscitando curiosità ed entusiasmo, a soffermarsi su un ampio ventaglio di autrici anche poco note, dal ‘600 fino ad oggi, che hanno lasciato testimonianza della loro tenacia in opere scritte. La penna di queste scrittrici, racconta di pazienza, di frustrazione, di solitudine, di paura, ma per fortuna anche di forza, di coraggio, di voglia di alzare la testa, di prendere in mano la propria vita e di cominciare a disegnare il proprio destino. Negli elaborati letti abbiamo ritrovato la storia di ‘noi donne’, insomma  un po’ di noi stesse, delle nostre madri, delle nostre nonne.

La serata si è conclusa con numerose foto di gruppo e un arrivederci al prossimo anno!