Incendio a Castel Romano, tra le possibili cause anche l’ombra delle mafie

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Lo spettro della criminalità organizzata dietro l’incendio che ha devastato il Centro commerciale “Orizzonte” a Castel Romano, a sud di Roma.

Secondo quanto ha potuto ricostruire l’AGI, grazie all’aiuto di fonti qualificate, le fiamme che si sono sviluppate nella struttura di via del Ponte di Piscina Cupa sarebbero “innaturali per un rogo di origine accidentale”.

Secondo quanto riportato da AGI, “il fuoco generalmente cova e poi progredisce, invece in questo caso le fiamme sono partite a mille e l’intera attività è stata travolta da un momento all’altro”.

Sul posto è intervenuta la polizia, che indaga sulla vicenda. Al moment non sarebbero ancora stati trovati gli inneschi che, seguendo il ragionamento precedente, potrebbero essere più di uno. Al lavoro sul rogo, per l’intera nottata, 15 squadre dei vigili del fuoco. Ma chi potrebbe aver dato fuoco all’impianto? Da quanto apprende l’AGI, una delle ipotesi al vaglio è il coinvolgimento della criminalità organizzata. In particolare della Camorra. Il sud pontino, in effetti, è stato spesso teatro di operazioni delle forze dell’ordine coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.