Scalfari, l’ultimo saluto di Roma: folla di persone in Campidoglio

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Sono avvenute alla presenza di tante, tantissime persone, in sala della Protomoteca, le esequie laiche di Eugenio Scalfari. Chi non ce l’ha fatta a entrare ha potuto seguire la cerimonia su due maxischermi collocati sulla piazza del Campidoglio. A porgere l’ultimo saluto al grande giornalista, fondatore de La Repubblica, scomparso a 98 anni il 14 luglio, le figlie Enrica e Donata con la famiglia, giornalisti e, tra gli altri, il sindaco Roberto Gualtieri, Walter Veltroni, Gianni Letta, Luigi Zanda, Piero Fassino e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

“È un onore e un’emozione molto forte ricordare Eugenio Scalfari”, ha detto il Sindaco aprendo la cerimonia, “ed esprimere il cordoglio, mio personale e di tutta Roma Capitale, alla sua famiglia, ai suoi colleghi e a quella grande comunità che sta facendo sentire il nostro affetto e la riconoscenza per ciò che è stato e ha fatto e per quello che ha lasciato al Paese e a tutti noi: giornalismo, politica e cultura”.

Gualtieri ha ricordato “la passione politica che si espresse direttamente nel suo impegno. Il segno che ha lasciato è costituito dal quotidiano La Repubblica e dal settimanale L’Espresso. Giornalista, direttore e fondatore di imprese intorno ai valori della laicità, facendo scelte coraggiose e audaci per formare un’opinione pubblica, a Roma ha costruito le sue imprese più importanti e alla città ha dedicato il suo impegno, a partire dalle inchieste sulle speculazioni edilizie. Roma è stata teatro della sua amicizia con Papa Francesco, di questo incontro ha fatto partecipi i lettori con i suoi pensieri sulla vita, sulla morale e sulla giustizia. E Roma – ha concluso il Sindaco – saprà ricordarlo come merita”.