Roma, parte la rigenerazione urbana

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Parte la Rigenerazione urbana a Roma. La Giunta di Roma Capitale ha approvato una delibera che ritira le scelte della precedente Amministrazione e dà mandato agli uffici del Dipartimento Urbanistica di applicare la Legge regionale 7/2017 sulla Rigenerazione Urbana. In particolare la delibera incarica gli uffici di provvedere alla attualizzazione e revisione delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore Generale, nonché alla loro semplificazione e coordinamento con la normativa statale e regionale.

Con l’applicazione della Legge regionale sarà possibile definire programmi di Rigenerazione urbana proposti da Roma Capitale o dai privati per intervenire nelle zone degradate, favorire la qualità urbana, la sicurezza e la sostenibilità, riducendo il consumo di suolo e premiando la sostituzione edilizia.

In particolare l’Amministrazione potrà individuare ambiti territoriali urbani di riqualificazione e recupero edilizio, per consentire interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica o di demolizione e ricostruzione. La norma non è applicabile all’interno del centro storico come individuato dal Ptpr e nelle zone con vincolo di inedificabilità assoluta e nelle aree protette.

“Con questa delibera diamo avvio ad un’altra importante linea di azione dell’Amministrazione Gualtieri: dopo esserci concentrati in questi primi mesi sul riavvio dei programmi urbanistici in stallo e sui Programmi urbani integrati per assicurare i fondi del Pnrr alle periferie della città, adesso partiamo con la semplificazione amministrativa e il recepimento della legge regionale sulla rigenerazione, per favorire la riqualificazione urbana e ridurre il consumo di suolo – spiega l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia – Con questo atto usciamo dall’incertezza e avviamo la stagione del rilancio. Uno dei principali problemi a Roma, infatti, riguarda la certezza dei tempi di realizzazione degli investimenti e la celerità delle procedure autorizzative. Da questo punto di vista la revisione delle norme tecniche ne permetterà lo snellimento e l’armonizzazione con la legge regionale sulla rigenerazione urbana e le novità normative di carattere nazionale” conclude Veloccia.