Al Verano la commemorazione della deportazione del 44

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78 anni fa, il 4 gennaio del 1944, 292 romani, tra cui undici ebrei, furono prelevati dal carcere di Regina Coeli e vennero condotti allo Scalo di Roma Tiburtina con destinazione il campo di Mauthausen. Questa mattina si è svolta la cerimonia di commemorazione di quella che viene ricordata come la prima deportazione politica. E’ stata deposta la corona di Roma Capitale al “muro del deportato” nel cimitero Verano, alla presenza delle autorità cittadine e dei vertici della Comunità Ebraica romana. Inaugurato il 16 ottobre 1952, il Muro riporta i nomi dei cittadini romani deportati vittime del nazismo nei campi di sterminio.

“Giornata importante, quella odierna, per ricordare i tanti romani deportati e uccisi nei lager; coltivando la memoria e contrastando l’oblio e l’indifferenza, oggi a rischio di divenire preponderanti per la distanza temporale e per l’età avanzata degli ultimi sopravvissuti. Oblio e indifferenza insidiosi, dato che costituiscono premessa al pericolo che tragedie di quella portata possano ripetersi. Da cui l’esigenza di soffermarsi sui luoghi che contengono le tracce di quelle vicende, trasmettendole alle nuove generazioni come un filo che non si spezza.” Sono state le parole del Sindaco Roberto Gualtieri