Ha fatto vivere quarantotto ore di angoscia e disperazione alla sua ex compagna il peruviano che, dopo una discussione avvenuta in casa, ha portato via con sé il figlio di cinque anni facendo perdere le sue tracce.
C.A.P.C., 34 anni, originario del Perù e irregolare sul territorio italiano, dopo essersi allontanato trascinando via il bambino ha vagato per la città, nascondendosi in rifugi di fortuna, fino a giungere nel quartiere San Basilio, dove ha trovato appoggio da un connazionale.
L’uomo, dopo poche ore dalla fuga, ha avviato un’estenuante e crudele contrattazione telefonica con l’ex compagna: dopo averle fatto credere di aver ucciso il figlio e averne occultato il corpicino in un cantiere abbandonato, ha preteso ossessivamente una confessione sulle reali motivazioni della fine della loro storia, in cambio di informazioni sulla posizione del piccolo.
La frenetica e ininterrotta attività di indagine, che ha visto coinvolto un ingente numero di investigatori della Squadra Mobile e del V Distretto di P.S. Prenestino, ha consentito di individuare il cittadino peruviano, che è stato arrestato in flagranza, per il reato di sequestro di persona, all’interno di un fabbricato in zona San Basilio, dove si era nascosto con la complicità di un suo amico.
Gli investigatori hanno ritrovato anche il bambino, stremato e affamato, che è stato immediatamente visitato dai sanitari per verificare il suo stato di salute.