“RESTART! – azioni per ripartire” è il titolo scelto per la terza edizione di SPAM, il Festival dell’Architettura della Capitale. Al centro dell’evento, patrocinato da Roma Capitale e organizzata dall’Ordine degli Architetti di Roma, le misure e le opportunità per ripartire a 18 mesi dall’inizio della pandemia. Dal 23 al 29 luglio, ogni giorno dalle 16 alle 22, si potrà assistere a due tavole rotonde, un focus su Roma – “Restart Roma” – e un focus istituzionale. Due lecture al giorno, delle quali una serale, ospiti legati alla pubblica amministrazione.
Tra gli studi internazionali che hanno confermato la loro presenza Jette Hopp, direttore dello studio norvegese Snøhetta, impegnato sui temi della sostenibilità e al lavoro in Italia su alcuni progetti, in particolare uno nella città di Verona. Tra gli altri i francesi dello studio Bruther, il portoghese Carrilho De Graça, gli spagnoli Flores I Prats Architects, l’architetto danese Jan Gehl con una lunga esperienza nella progettazione urbana attenta alla qualità della vita e soprattutto a pedoni e ciclisti, e il francese Clément Blanchet nel team che si è recentemente aggiudicato il progetto per la nuova sede della Regione siciliana. Tornano dall’Olanda Martjin Pool e Javier Arpa Fernandez di The Why Factory, il laboratorio nato dall’esperienza dello studio MVRDV con l’Università di Tecnologia di Delft, ma anche il portoghese Manuel Aires Mateus. Tra gli italiani Stefano Pujatti e Giulia De Appolonia. Mantenendo una necessaria forma ibrida, tra il fisico e il digitale, dalla Cina si collegheranno in rappresentanza dello studio 100Architects e dal Libano Adib Dada dello studio theOtherDada.
Il Festival si snoderà nel giardino dell’Acquario e anche l’allestimento degli spazi sarà un’esperienza formativa, con un nuovo paesaggio interno che si estenderà anche oltre i confini pedonalizzando alcune strade limitrofi alla Casa dell’Architettura: è qui che sarà infatti attivato un laboratorio che sarà coinvolto il quartiere dell’Esquilino attraverso le sue associazioni.