Continua la nostra inchiesta sulle ombre che avvolgono il sequestro dell’evento dell’Estate Romana in VI Municipio denominato “Roma Capital Summer”. Ancora una volta è una sentenza del Giudice di Roma a certificare l’abuso amministrativo e il complotto di sabotaggio contro la manifestazione, eseguito dalla Polizia Locale capitanata dall’allora ex Comandante Antonio Di Maggio, nei confronti degli operatori della manifestazione in Piazzale Giovanni Paolo II a Tor Vergata.
Con la sentenza del 27 Aprile 2021 il Giudice Anita G. P. Grossi annulla l’ennesima determinazione dirigenziale ingiuntiva di Roma Capitale e condanna la stessa al risarcire le spese del giudizio.
IL FATTO: La Polizia Locale di Roma Capitale accertava in data 02 Luglio alle ore 20:35 che all’interno della manifestazione si esercitava “l’attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasione della manifestazione Roma Capital Summer sprovvisto della prescritta autorizzazione temporanea”
Teniamo bene a mente la data e l’orario dell’intervento della Polizia Locale ovvero il “02 Luglio alle ore 20:35” che torneranno molto interessanti in seguito.
Il nostro ordinamento prevede che la SCIA (segnalazione certificata inizio attività) produce effetto immediato autorizzando l’interessato ad iniziare l’attività senza dover aspettare assenzi o autorizzazioni da parte degli uffici pubblici. Tuttavia il SUAP o gli uffici competenti nei successivi sessanta giorni effettuano i controlli sulla sussistenza dei requisiti e dei presupposti richiesti lo svolgimento dell’attività. Qualora venga accertata la carenza di tali requisiti l’amministrazione può vietare la prosecuzione dell’attività ma nel maggiore dei casi si chiede di integrare la SCIA depositata con la richiesta di ulteriori documenti.
Lo stesso giorno il 02 Luglio 2015 alle ore 16:40 gli uffici di Roma Capitale comunicavano all’impresa tramite e-mail l’inefficacia della SCIA, e a tempi di record, lo stesso giorno, a distanza di meno di 4 ore, alle ore 20:35 la Polizia Locale di Roma Capitale, capitanata dall’ex Comandate Antonio Di Maggio, trascriveva il verbale di accertamento.
Gli orari sono molti importanti ed è ammirevole e singolare la comunicazione e la velocità tra gli uffici in questo caso specifico. E’ palese anche in quest’occasione un vero e proprio complotto di sabotaggio contro la manifestazione in essere dove si evince la collaborazione negativa di vari uffici e personaggi del Comune di Roma pronti a tutto anche ad arrecare un grave danno economico ai danni dei cittadini inermi e contro la neo manifestazione che stava per diventare tra le più importanti e le più seguite dell’intero panorama romano.
Mai nella storia del Comune di Roma è stata notificata un inefficacia della SCIA e dopo qualche ora l’immediato intervento della Polizia Locale con ben 60 agenti ed oltre 30 pattuglie con telecamere al seguito per sequestrare un area che dalle nostre ricostruzioni e come riportato dai verbali dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine era completamente a norma con tutti i permessi necessari.
Nella sentenza del giudice è inciso nero su bianco l’abuso della Polizia Locale di Roma Capitale: “Nella presente controversia sussistono tutti gli elementi per sostenere che il ricorrente abbia agito in buona fede … di più visti i numerosi sopralluoghi effettuati in sede di controllo dell’attività fieristica nell’area Piazzale Giovanni Paolo II dalla Polizia di Roma Capitale, ove gli stessi agenti affermano che: “… non sono emerse condizioni irregolari relativi alla normativa vigente” Verbale 27.06.2015 – prot 56636“, “… non venivano riscontrate anomalie o condizioni irregolari in merito alla normativa vigente” Verbali del 28 e 30.06.2015”. Il ricorso va accolto con conseguente annullamento della determinazione dirigenziale impugnata”.
Con questo sequestro è stata scritta una pagina vergognosa del corpo della Polizia Locale di Roma Capitale, un corpo di Polizia che da statuto nell’ambito della sicurezza socio-ambientale e urbana, svolge attività di Polizia nel contrastare illeciti amministrativi e penali in materia edilizia e urbanistica come la tutela del territorio e la lotta all’abusivismo edilizio ma in questo caso sembra esserci stata una vera e propria spedizione organizzata dall’allora Comandante Antonio Di Maggio ai danni di cittadini inermi che per la prima volta avevano deciso di alzare la testa e di investire i propri risparmi in un territorio già martoriato, usato da anni come discarica e abbandonato a se stesso.
Ancora una volta noi cittadini ci troviamo costretti a pagare spese legali a causa di un sopruso da parte del personale della Polizia Locale di Roma Capitale.