Giornata Internazionale Giustizia Sociale, on line il corto “La città che ti ascolta”

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In occasione della Giornata Internazionale per la Giustizia Sociale, indetta dall’Assemblea delle Nazioni Unite e che si celebra il 20 febbraio, è stato presentato il cortometraggio di Claudio Casale “La città che ti ascolta” che racconta il lavoro del presidio itinerante della Sala Operativa Sociale (SOS), il minibus che offre offre supporto, sostegno psicologico e prima assistenza alle persone senza dimora.

“Mi piacerebbe vedere tutte le persone che stanno per strada con un tetto sulla testa, che abbiano sempre un pasto caldo, che possano riavere la loro dignità. Perché vivendo per strada la dignità te la tolgono. Non sei nessuno, sei scartato, sei un’ombra che cammina per la città”. Con queste parole Massimo, protagonista del cortometraggio, racconta la sua esperienza di vita: senzatetto da ormai vent’anni a causa di un incidente sul lavoro.

Una situazione come tante, la sua, in cui chiunque potrebbe trovarsi all’improvviso pur conducendo, fino a poco prima, una vita normale. È qui che entra in gioco, quotidianamente, il presidio itinerante della Sala Operativa Sociale (SOS) del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale. Il presidio è attualmente affidato all’associazione di promozione sociale Arci Solidarietà onlus. A dicembre il minibus ha sostato nei pressi di Piazza San Pietro, dove ha potuto raccogliere e ascoltare storie di grande umanità e dignità come quella di Massimo: un artista (come si definisce) che ama esprimersi attraverso il disegno, la scrittura e la realizzazione di opere “per chi è come me”.

“Sono questo genere di progetti che rendono il senso del nostro impegno quotidiano e dimostrano immediatamente l’importanza del presidio del territorio”, spiega Cinzia Marani, direttore della Programmazione e Progettazione del Dipartimento capitolino Progetti di Sviluppo e Finanziamenti Europei. “Insieme all’Unione europea è stato possibile sostenere una serie di progetti a favore di alcune fasce particolarmente vulnerabili della popolazione cittadina: donne vittime o potenziali vittime di violenza, anziani in condizioni di fragilità e persone senza dimora”.

Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea – Fondi Strutturali e di Investimento Europei, PON Metro (Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020), Asse 3 “Servizi per l’inclusione sociale”.