Emergenza nei cimiteri di Roma, da questa settimana Ama ha deciso di limitare il numero delle cremazioni a 200 a settimana. Nel cimitero Flaminio di Prima Porta, l’unico fornito di forni crematori, nei giorni scorsi erano più di 2000 le bare ferme al deposito in attesa della sepoltura. Il servizio cimiteriale non riesce a far fronte al numero di decessi, a novembre si è registrata la cifra record di 3.940 morti, un aumento di oltre il 60% rispetto allo stesso mese del 2019.
Il tetto massimo di domande è stato raggiuto in meno di un giorno e negli uffici cimiteriali è stato affisso un cartello: dal 29 dicembre non si accettano più salme per la cremazione. Alle famiglie restano solo due possibilità: portare la salma fuori Roma a proprie spese oppure optare per la tumulazione andando però contro la volontà del defunto. Senza contare le lungaggini burocratiche, solitamente il Comune impiega circa 20 giorni per autorizzare la cremazione in un’altra città.