Una gemma nel cemento: “Il Pratone di Torre Spaccata”

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Il 23 dicembre 2020 si è riunita la “Commissione Scuola e la Commissione Ambiente” del Municipio VI, per “Azioni relative alla salvaguardia e la valorizzazione archeologica storica ambientale del Pratone di Torre Spaccata”. Durante l’incontro, è stata approvata una Risoluzione condivisa con i Municipi V e VII. L’atto, fa riferimento ad indagini archeologiche svolte nell’area del Pratone, tra il 1997 e il 2006 (per la redazione del Progetto Urbanistico del Sistema Direzionale Orientale), che hanno fatto emergere numerose rilevanze archeologiche dell’età Neolitica.

Il “Pratone di Torre Spaccata”, inserito nel PRG come componente secondaria (con valori da preservare per assicurare continuità alla rete ecologica), ha spinto la Sovrintendenza ai Beni Culturali, a maggiori tutele archeologiche e paesaggistiche dell’area. Tuttavia, la cittadinanza molto attenta a mantenere verde “il Pratone”, da anni sollecita le Amministrazioni per evitare possibili speculazioni edilizie, anche perché in realtà parte dell’area, è di proprietà di “Cassa Depositi e Prestiti” che ha deciso di venderla. “Considerato che la questione interessa diversi Municipi “ – afferma Alberto Ilaria (Presidente del Consiglio Municipio VI) – “ coinvolge il V, in quanto il Pratone di Torre Spaccata è considerato il proseguimento del Parco Archeologico di Centocelle, confina anche con il Municipio VII, ma in particolar modo sono le rilevanze archeologiche presenti (resti di quattro ville e tre siti medioevali) che rendono il luogo di particolare pregio archeologico”. Il valore ecologico/archeologico riscontrato sull’area ha sollecitato i Municipi interessati a collaborare e chiedere con la Risoluzione, un interfaccia con la Giunta Capitolina, affinché, la Sovrintendenza di Stato intervenga con vincoli paesaggistici più robusti. L’idea, è di far destinare la zona a verde pubblico e successivamente realizzare un parco, che ne impedirebbe la cementificazione.

Nella Risoluzione, si richiede un tavolo inter istituzionale, per avviare un’interlocuzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con tutti gli altri attori competenti inclusi i Municipi interessati, affinché Roma Capitale acquisisca le aree del “Pratone di Torre Spaccata” per la valorizzazione e la tutela dell’area dal punto di vista archeologico, culturale, ecologico, sportivo e sociale. Attraverso una serie di azioni quali: l’estensione dell’ecomuseo urbano, la realizzazione di un sistema ciclopedonale di collegamento tra le fermate della Metro C, un bosco urbano, un food forest e orti urbani. In sostanza, lo scopo è avviare un progetto comunicativo finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dell’area del “Pratone di Torre Spaccata” che rappresenta un patrimonio ed una eredità culturale fondamentale per l’identità dei quartieri che lo circondano, e costituisce una continuità ecologica e storica con il parco archeologico di Centocelle. Una piccola gemma di verde e di storia, incastonata nel grigio del cemento, da tutelare e valorizzare.