Gli oli essenziali – Prima parte

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AROMATERAPIA

Si intende l’uso degli oli essenziali per via interna (inalatoria) e per via esterna nel trattamento di molteplici disturbi .Gli oli essenziali sono il prodotto del metabolismo secondario delle piante ;questi composti , sono generati da speciali cellule in varie parti delle piante: fiori (rosa), foglie (menta piperita), frutti (limone), semi (finocchio),radici e rizomi (zenzero), legno (cedro), corteccia (cannella), gomme/resine (incenso) ,bulbi (aglio), ecc…

Quando gli oli essenziali sono nella pianta , le sostanze aromatiche vengono dette essenze; diventano oli essenziali , solo quando questi composti sono estratti dalla pianta mediante tecniche di distillazione(esclusa quella a secco),spremitura a freddo o altro.
Sebbene il termine “olio” possa far pensare che gli o.e. siano delle sostanze grasse, essi si presentano , invece, come miscele eteree , che evaporano facilmente; in effetti, gli oli essenziali sono costituiti da complessi miscugli aromatici, di numerose sostanze organiche estratte da vegetali.

Gli oli essenziali sono sostanze liquide volatili molto pregiate, estratte dalle cosiddette piante aromatiche conosciute fin dall’antichità. Uno dei fattori che determina la purezza e il valore terapeutico di un olio è dato dai suoi costituenti chimici. Tali costituenti possono essere condizionati da un lato da un numero di variabili : la parte (o le parti) della pianta da cui è stato prodotto l’olio, le condizioni del suolo, l’uso di fertilizzanti (organici o chimici), la regione geografica, il clima, l’altitudine, la stagione e il metodo della raccolta, il processo di distillazione.

Ad esempio il timo comune (o thymus vulgaris) produce vari chemiotipi (specialità biochimiche o specie semplici) diversi, a seconda delle condizioni in cui cresce, del clima e dell’altitudine. La presenza di alti livelli di timolo dipende dal momento dell’anno in cui l’olio viene distillato. Se la distillazione avviene a metà estate o verso la fine dell’autunno , possono esserci livelli più alti di carvacrolo (o cimofenolo è un monoterpene fenolico), con la conseguenza che l’olio può risultare più caustico o irritante per la pelle.