Discarica davanti alla “Casa del povero” di Padre Serafino

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Da anni i residenti del quartiere del VI Municipio Borghesiana lamentano situazioni di malessere: dai lampioni non funzionanti alla raccolta differenziata che non viene eseguita secondo il calendario, i problemi non sono pochi nella periferia est della Capitale dove si respira un profondo disagio sociale. Tra i tanti problemi che coinvolgono le lamentele dei residenti, ve ne è una particolarmente accesa che riguarda via Grammichele. Da anni infatti la via all’incrocio con via Casilina viene caratterizzata da una discarica abusiva ricorrente.
Divani, frigoriferi, passeggini sono solo alcuni dei rifiuti ingombranti che si vedono spesso proprio a qualche metro dalla “Casa del Povero” di Padre Serafino. Un problema che da anni viene denunciato dai residenti della zona ma che non viene risolto.

Tante le segnalazioni presso le forze dell’ordine e dell’Ama ma nulla da fare, i cittadini vengono continuamente rimbalzati. Il malcontento non è una novità: da anni a pochi metri dall’immobile dedicato alle persone in difficoltà economiche, il cantiere -una volta terreno in stato di evidente abbandono- è scenario del fenomeno di incuria che riguarda i rifiuti.
Le cause? Tutte da indagare poiché nessuno è mai intervenuto. Alcuni degli abitanti della zona intervistati ai microfoni di What’s Up Media hanno provato a dare diverse risposte, tra le più gettonate: la raccolta differenziata. Seppur essendo una problematica datata, il fenomeno è aumentato nel momento in cui è subentrata la raccolta porta a porta togliendo dalla strada i bidoni. Da quel momento chi evade la tassa dei rifiuti non ha più avuto modo di depositare la propria spazzatura.

Molti hanno commentato anche l’incuria e l’indifferenza generale nella zona: basta fare due passi per notare come la situazione sia comune a tutta l’area periferica anche lungo le vie principali. Il degrado è esteso sulle strade e sui marciapiedi, uno stato di sciatteria che riguarda anche il verde urbanistico completamente incurato, che tende ad isolare sempre di più chi vive nelle periferie in stato di abbandono. Come detto prima, nonostante le varie segnalazioni portate sia all’azienda capitolina di smaltimento rifiuti che alle forze dell’ordine fino ad ora sono servite a nulla se non a lasciare i cittadini desolati e inappagati dall’amministrazione locale.