Tuttavia, nonostante avesse avuto tutte le autorizzazioni, non è stata realizzata, perché il Commissario Straordinario Francesco Tronca, non fece entro il 31 Dicembre la delibera commissariale di approvazione della variante per alcuni tratti. “Sfortunatamente quella mancata delibera – sostiene Simone Casaccia (Presidente del cdq Castelverde), ha generato dei disagi notevoli a noi residenti. L’esecuzione dell’opera – prosegue – garantisce la possibilità di raggiungere facilmente le stazioni della metro C, mitigando il flusso di automobili dirette al centro di Roma.
C’è poi da considerare, che la maggior parte di autovetture che si spostano da Lunghezza, per raggiungere la Prenestina o la Casilina, transita, per Via Massa di San Giuliano, sofferente sia per l’aumentata densità antropica, che per la presenza di scuole, di attività commerciali e sportive. Potenziamento e completamento infrastrutturale indifferibile, per ridurre i rischi e aumentare la sicurezza dei pedoni” conclude Casaccia.
Pensiero ripreso da Isabella Frangella (Vice Presidente cdq Castelverde) che aggiunge – “Qui, siamo oltre 30.000 abitanti, con più di novanta vie laterali a raso, ingente traffico locale e 6 plessi scolastici serviti di ogni ordine e grado. Quindi, per una migliore vivibilità del quartiere e per motivi di sicurezza, abbiamo inviato un’istanza di sollecito, per il completamento della viabilità di Castelverde/ Lunghezzina1-2 “. Tuttavia – conclude, la Frangella, – “nella scheda allegata all’istanza sosteniamo come il progetto possa essere completamente finanziato utilizzando le entrate derivanti dalle affrancazioni e dal diritto di superficie , considerato che Lunghezzina, è un piano di zona di tipo O conosciuto come pdz. C19”.