I “negazionisti” in piazza a Roma: “Basta dittatura sanitaria” – Prima parte

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Giornata polemica quella di sabato 5 settembre che ha visto come protagonisti i “negazionisti” di questa pandemia da Sars-Cov-2. Dopo Londra, Madrid e Berlino anche gli italiani sono scesi in piazza facendo un grande insuccesso rispetto alle altre capitali europee: circa 1500 partecipanti secondo quanto dichiarato dalla Questura, quasi 3000 a detta degli organizzatori.

Gli slogan “noi siamo il popolo” e “no mascherine” sono passati dai social alla maestosa piazza della Bocca della Verità, insieme a tanti altri striscioni e cartelloni che hanno riportato frasi come “governo assassini criminali” e “abolire l’ordine dei medici”.
Coloro che negano l’esistenza del virus -ma che non vogliono farsi definire “negazionisti” ma “risveglisti”- sono stati appoggiati in prima linea dal Popolo delle Mamme (gruppo creato sul social network Facebook ad inizio pandemia “in difesa dei bambini italiani” che in poco tempo ha raccolto diverse adesioni) e dal partito di estrema destra Forza Nuova (nonostante la manifestazione dovesse essere apolitica).

Per coerenza niente distanziamento sociale e niente uso della mascherina perché “non serve a niente”, ritenuta in più “una museruola simbolo di sudditanza” e perché “la libertà di scelta” è importante. Sembra che i cosiddetti “no vax” si siano evoluti nel 2020 in una nuova specie: ai tempi del Coronavirus sono nati i “no mask” (no mascherina) che al tempo stesso protestano contro il vaccino anti Covid momentaneamente in sperimentazione in diversi paesi del mondo.
Come se non bastasse, la manifestazione non ha riguardato solo l’uso delle mascherine e il vaccino non ancora pronto, ma ha coinvolto anche lo Stato, il Papa, l’ordine dei medici e dei giornalisti.

Durante la protesta sono stati duri gli attacchi nei confronti del capo dello Stato Sergio Mattarella che secondo i manifestanti “andrebbe arrestato”, fischi e cori contro il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il suo Governo per “la libertà negata” dal lockdown e dai Dpcm emanati durante lo stato di emergenza. Rumori ai quali non hanno sottratto nemmeno il presidente della regione Lazio Zingaretti e la sindaca Raggi che si erano mostrati molto contrari alla manifestazione sui social. Quest’ultima aveva cinguettato il giorno prima “Domani a Roma scenderanno in piazza degli irresponsabili. Negare diffusione del coronavirus è sfregio a migliaia di vittime e a chi ha lottato in prima linea negli ospedali. Per neofascisti che fomentano l’odio risposta migliore è nel grande senso di comunità della nostra città”.