L’ex consigliera comunale Alisia Mariani si dimise dal campidoglio per motivi familiari nel 2018, ufficialmente per ricongiungersi alla propria famiglia all’estero, e in un lungo post di sfogo su Facebook attacca la sindaca Raggi.
Queste le sue parole: “Eravamo nel mirino per le accuse a Marra, per quelle alla Muraro, per la fuga estiva del primo assessore al bilancio. Conoscevo poco Virginia ma sembrava, come tutti noi, vittima degli eventi. Feci ciò che ritenevo giusto, per Roma e per il movimento. La difesi. La difesi senza conoscerla. La difesi senza sapere nulla di tutte quelle vicende. La difesi senza sapere che a dicembre, dopo l’arresto di Marra e il conseguente aut aut di Beppe ci avrebbe chiesto di proseguire anche senza simbolo del Movimento. La difesi senza sapere che ci avrebbe convocati per un Consiglio straordinario sulla liquidazione di Roma Metropolitane senza dire niente a nessuno e senza ascoltare i molti pareri discordi. La difesi senza sapere che sul Consiglio straordinario su Ama sapeva già che la Muraro aveva un avviso di garanzia e non ci disse nulla ma ci mandò in Aula a difenderla. La difesi senza sapere che si sarebbe tenuta nel cassetto i pareri dell’avvocatura sullo Stadio prima del nostro voto interno di maggioranza. La difesi senza sapere che avrebbe programmato insieme a Lanzalone la realizzazione di un concordato preventivo per Atac senza neanche avvisare la commissione competente se non al limite del consentito. La difesi senza sapere che nei miei due anni scarsi di consiliatura non avrebbe mai condiviso con noi nessuna informazione; che la nostra principale fonte di aggiornamento sarebbero stati i giornali. Sì, i famosi ‘giornalai’, che mi hanno detto molto più di quello che avrei mai voluto sapere. La difesi senza sapere che si sarebbe attorniata solo di yesmen, evitando accuratamente ogni tipo di confronto. La difesi senza sapere queste e molte altre cose. Non si tratta quindi di mandati, anche se in altri tempi per un’uscita del genere ‘altri’ sarebbero e sono stati espulsi. Se gli iscritti vogliono cambiare la regola, che si cambi. Ne hanno facoltà. Ma qui si tratta di capacità. Di correttezza. Di condivisione. Tutte qualità che reputo necessarie e non riconosco nell’attuale sindaco. Quindi, sì un rimorso ce l’ho. Purtroppo nella vita si sbaglia. E io ho certamente sbagliato. Ma non accadrà più”.
Molti i like al duro sfogo dell’ex consigliera M5s quello della presidente del VII municipio Monica Lozzi e del consigliere regionale Marco Cacciatore, entrambi usciti da poco dal Movimento Cinque Stelle, oltre a molti attivisti ed ex.