21 febbraio.
Dopo il primo contagiato viene creata una zona rossa in Lombardia (Lodi): 10 comuni isolati (50mila persone), scuole, uffici e negozi chiusi, niente messe e partite di calcio, abitanti invitati a restare a casa. In Veneto: in 2 comuni scuole chiuse e chiusi luoghi frequentati dai 2 contagiati.
22 febbraio.
Decreto governo (effettivo dal giorno successivo) con blocco militare (polizia) della zona rossa in Lombardia e a Vo’ Euganeo, nessuno può più uscire né entrare. In zone rosse no funerali. Stop a tutte le manifestazioni sportive in Lombardia e Veneto. Atenei lombardi decretano sospensione attività fino al 2 marzo, primi eventi rinviati a Milano. Stop a gite scolastiche.
23 febbraio.
Milano “zona gialla”: chiusi Duomo, Scala e altri luoghi cultura. Bar e locali chiusi alle 18. Sfilate di moda a porte chiuse. Chiuse scuole in tutta la Lombardia. Rinviate partite di serie A. A Torino chiusi scuole e locali (aperti solo negozi). Cancellato carnevale di Venezia. Stop a università in Lombardia. Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli V.G. Università chiusa anche a Genova. Scuole chiuse in tutta la Liguria. Rinviati concorsi pubblici a Roma. Primi blocchi parziali di atenei nel resto d’Italia a macchia di leopardo.
25 febbraio.
Il Governatore delle Marche emana ordinanza di chiusura di tutte le scuole, impugnata dal governo. Chiuse scuole in provincia di Palermo. A Milano rinviato il Salone del mobile.
26 febbraio.
Il Lombardia riaperti bar e ristoranti dopo le 18, ma con limite massimo di coperti.
27 febbraio.
Duomo: decisa riapertura da lunedì 2 marzo. Lombardia, Piemonte, Veneto valutano riapertura scuole.
29 febbraio.
Prolungata di otto giorni chiusura scuole in Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. Nelle tre regioni attività commerciali aperte solo se rispettano distanze. Per il resto del Paese deciso il ritorno graduale alla normalità (escluso qualche singolo comune a rischio).
1 marzo. Confermata divisione Italia in Tre: zona Rossa (Codogno ecc.), zona gialla (Tre regioni del Nord) e resto del Paese. Prorogata chiusura scuole anche in Friuli e provincia Savona e Pesaro-Urbino.
3 marzo. Rinviato Vinitaly a Verona. Emerge focolaio nella Bergamasca, ipotesi di allargare zona rossa. Sospese udienze non urgenti al tribunale di Milano. Secondo cantante infetto alla Scala, slitta riapertura. A Torino rinviata Juve-Milan di Coppa Italia. Il governo valuta di giocare tutti gli sport a porte chiuse in tutta Italia. Viene emanato un vademecum che chiede di restare a una ‘distanza sociale’ di almeno un metro dagli altri, di evitare i contatti fisici, le strette di mano, i baci e gli abbracci per salutarsi. Gli over 75 sono invitati a non uscire.
4 marzo. Scuole e università ferme fino al 15 marzo in tutta Italia. Stop a eventi affollati, dove non si può rispettare distanza di sicurezza. Sport a porte chiuse.
5 marzo. Stop a tutti i processi non urgenti in tutta Italia. Rinviato referendum su taglio parlamentari. Chiesa: messe solo domenicali in regioni più colpite, nel resto del Paese messe ok ma rispettando indicazioni del governo (distanza ecc.). Al Nord ma anche in altre zone, chiudono oratori e stop a catechismo, corsi pre-matrimonio ecc. Cancellata maratona Roma, Stramilano, partita Italia-Inghilterra di Rugby sei nazioni. Annullate prime corse ciclismo. Vietati cortei 8 marzo.