Il polo nord magnetico si sta spostando verso la Siberia. Cosa cambia per navi, aerei, smartphone…

20227

Con questo articolo comprendiamo il comportamento del polo geomagnetico (ovvero il punto in cui il dipolo magnetico, che non coincide con quello geografico, interseca la superficie terrestre) nel passato, come è di fondamentale importanza per interpretare alcuni fenomeni che possiamo osservare oggi.
Come evidenziato dai recenti dati geomagnetici, infatti, negli ultimi anni si è assistito ad un veloce spostamento del polo nord magnetico (ovvero il punto della superficie terrestre verso cui “tende” l’ago di una bussola che si trova nell’emisfero boreale) verso la Siberia e ad una migrazione più lenta del polo sud verso la costa della Terra Vittoria in Antartide.
Un fenomeno che ha impressionato studiosi e grande pubblico più per la velocità di accadimento che per lo spostamento in sé. In realtà c’è da preoccuparsi relativamente, nel passato del nostro Pianeta i poli si sono sempre spostati e addirittura si sono anche invertiti come testimoniano diversi studi di paleomagnetismo.
Proprio recentemente, una ricerca condotta da un team di scienziati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale ha portato alla ricostruzione del movimento del polo geomagnetico nell’Olocene, ovvero nell’attuale epoca geologica che ha avuto inizio circa 11.700 anni fa. I risultati (pubblicati sulla rivista scientifica Quaternary Science Reviews) hanno dimostrato il movimento variabile e sostanzialmente imprevedibile del polo geomagnetico nel passato.