Continua la diatriba interna al Partito Democratico del VI Municipio di Roma, dove alcuni cittadini iscritti e simpatizzanti del PD, non ottenendo risposte dai loro rappresentanti locali si recano direttamente in assemblea durante il consiglio municipale del parlamentino delle Torri e insorgono davanti a tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione verso il Capogruppo e Coordinatore del PD del VI Municipio Fabrizio Compagnone. I cittadini, denunciando la mancata apertura dei circoli del Partito Democratico in VI Municipio, non permettendo così ai simpatizzanti di effettuare l’iscrizione e di conseguenza di non poter partecipare all’imminente congresso di Marzo 2020 dove si rinnoveranno tutte le cariche locali che traghetteranno il Partito Democratico di Roma alle prossime elezioni Comunali. Sono queste le parole del loro portavoce: “Ringrazio il Sig. Compagnone che non so perché non ci risponde più al telefono, che paura hai a rispondere al telefono? Qualcuno ti comanda?Chi è che ti comanda a non rispondere più al telefono a noi?” – è forte la rabbia dei cittadini verso l’ostruzionismo messo in campo dai dirigenti del partito locale contro molti simpatizzanti, continuano i cittadini ricordando l’annuncio del Segretario Nazionale Nicola Zingaretti di aprire i circoli e di sfondare le porte qualora fossero chiusi da troppo tempo riappropiandosi delle sedi democratiche, continuano i cittadini– “Zingaretti dice di sfondare la casa del popolo, io non devo sfondarla, la dovete aprire e farci fare il tesseramento, ci hai dato un appuntamento il 30 Dicembre a Finocchio e non ti sei presentato, anche il 14 ne avevate dato un altro – senza aprire la sezione –“ I simpatizzanti e iscritti al PD si riferiscono ai due appuntamenti dati dai dirigenti locali per permettere il tesseramento nelle sedi PD, ed in entrambi i casi con una scusa le sedi non si sono aperte.
I cittadini vengo più volte ripresi dal presidente dell’aula il quale ricorda che l’aula consiliare non è la sede opportuna per questa vicenda tutta interna al Partito Democratico, ma a quanto sembra i cittadini non trovando alcun interlocutore questo era l’unico modo per farsi sentire, e concludono: “Questi signori che pensano di essere di sinistra, ci hanno stufato, dovete uscire voi fuori dal partito, perché non siete di sinistra, mi fate pena, non volete farci tesserare e guardami in faccia quando ti parlo, vergognati” – riferendosi sempre al Capogruppo e Coordinatore PD Fabrizio Compagnone.
Questo è lo sfogo dei simpatizzanti ed iscritti al Partito Democratico, i quali dopo la vittoria a Segretario Nazionale di Nicola Zingaretti e all’uscita dal partito di Matteo Renzi, decidono i dare il loro contributo ad un partito che in VI Municipio conta poco più del 15%, ma il PD locale sembra arroccato in se stesso, ora la decisione spetta alla commissione di garanzia, ma fino a quel giorno non sembrano esserci tregue tra i dirigenti locali e gli iscritti e simpatizzanti del PD, i quali a quanto pare sono disposti a tutto per farsi sentire e per far rivivere gli ideali ormai persi del Partito Democratico nella periferia Romana.
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