Mondiali di Golf in via di Marco Simone a Roma, molte le cose ancora da valutare

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Il giorno 09/01/2020 la Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del Consiglio regionale del Lazio ha fatto il punto sul programma delle opere previste per la Ryder Cup del 2022, che si svolgerà al Golf Club in via di Marco Simone, appuntamento di portata internazionale, già venduti 300mila biglietti.
Non lo diciamo soltanto noi cittadini della Tiburtina Valley ma lo dice anche il Direttore del comitato organizzatore, Gian Paolo Montali, in occasione della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del Consiglio Regionale del Lazio il 09/01/2020.
Precisiamo:
1- Il verbale della Commissione nasconde una cosa fondamentale Da non sottovalutare: il Dottor Montali ha detto che molte televisioni internazionali vorrebbero già effettuare riprese dei luoghi del territorio, sede degli eventi ma, vi sono perplessità sul decoro dell’area per il quale ha espressamente richiesto lo stanziamento di 2 milioni di euro;
2- Noi cittadini chiediamo di prestare attenzione:
2.1- Per la viabilità proposta che riteniamo essere al solo beneficio di pochi;
2.2- Del progetto per la mobilità per il quale l’Astral ha lavorato che è a beneficio di pochi ;
2.3- E’ stato proposto un percorso più lungo ed esposto al traffico del GRA (bloccato, in entrambi i sensi di marcia, da continue code) lungo i chilometri che separano la Tiburtina e la A24 fino all’uscita della Centrale del latte;
2.4- Il Progetto proposto non prevedeva neppure uno spazio logistico per i mezzi che trasporteranno i 50.000 visitatori che hanno già prenotato gli alberghi a Roma;
2.5- I Tecnici del Comitato Organizzatore, mi hanno riferito, che hanno contattato i proprietari di un fondo vicino al Campo di Golf per accogliere la mobilità prevista!:
Nulla è stato concretamente proposto per rendere più fluido il traffico, che confluisce sulla Via Tiburtina, considerato che è intendimento degli organizzatori fruire della via Tiburtina da Ponte Mammolo al GRA.;
Non sono previste opere migliorative a basso costo che fluidificherebbero il traffico e migliorerebbero la vita dei cittadini del territorio:

Utilizzare l’area di 14 ettari, di fronte al Golf Club, destinata a Servizi, Considerato che le aree della società che ospiterà l’evento sono di limitata estensione.
Completamento dell’allargamento della Tiburtina, per il tratto tra 15,800 e km.17,100 dove non è previsto l’allargamento nei progetti in corso d’opera;
Completare via Trevi nel Lazio, 20 metri, per connetterla alla via Tiburtina;
Collegare via A.Bertolucci con via dei Radar, Km.1,200.

Aprire una uscita dal G.R.A. su via Sabatino Gianni, per evitare, sulla via Tiburtina, una svolta a sinistra per immettersi in via G. Pesenti:
Eliminare la montagna di materiali da scavo, dei lavori della Tiburtina, all’incrocio con via Marco Simone, ormai rifiuti da verificare come per Legge;
Riqualificare l’edificio ex Penicillina, all’incrocio della Tiburtina con via di S.Basilio, magari proponendo serre verticali come indicato dal progetto Ri-Genera, promosso da ENEA in Veneto, che consiste in un impianto per coltivazioni orticole intensive sviluppato su più piani verticalmente (9 Gennaio 2020).

NON POSSIAMO TACERE IL RISCHIO AMBIENTALE CUI SI ESPORRANNO I VISITATORI ED I GIOCATORI CHE SI RECHERANNO IN VIA DI MARCO SIMONE:

4 Agosto 2018 Angelo Nicola Scipioni

“Pubblichiamo il comunicato stampa emesso dal CRA Comitato Risanamento Ambientale che denuncia la situazione preoccupante emersa dopo la diffusione dei dati dell’ARPA Lazio, relativi alle ultime analisi del terreno effettuate nei pozzi disseminati intorno alla discarica dell’Inviolata.

Sono stati resi noti da ARPA Lazio i dati relativi alle ultime analisi effettuate nei pozzi spia disseminati intorno alla discarica dell’Inviolata di Guidonia, gestita da Eco Italia 87 srl del “gruppo Cerroni”. Ne emerge una situazione a dir poco preoccupante, in quanto si conferma la presenza a livelli molto alti di manganese, ferro, arsenico, nichel, ma anche quella di sostanze chimiche assenti nelle precedenti analisi. Si parla infatti di composti organici quali l’N-butilbenzensulfonammide, il bisfenolo, il 2,4,6-Triallyloxy-1,3,5- triazine trovati nei 23 campioni di acque sotterranee prelevati tra il 5 aprile ed il 7 giugno 2018.

Poiché la stessa Agenzia regionale avverte sulla particolare tossicità di tali sostanze organiche, pericolose per l’uomo e per l’ambiente, varrebbe la pena che i comuni interessati direttamente dalla grave contaminazione della falda (Guidonia Montecelio e Fonte Nuova) prendessero più seriamente in esame la situazione, a tutela del proprio territorio e della salute di chi lo abita”.