MATTEO ORFINI: “ TOR BELLA MONACA E’ UN MODELLO”
LORIS SCIPIONI “CI SIA UN CONFRONTO PUBBLICO. ANCORA OGGI NON SAPPIAMO PERCHE’ I CIRCOLI SONO STATI COMMISSARIATI”
Sono giorni caldi questi per il Partito Democratico del VI Municipio dove i dirigenti e il segretario Municipale Fabrizio Compagnone non vogliono tesserare dei cittadini al Partito Democratico che conta poco più di 130 iscritti, giochi di poltrone dove si cerca di mantenere la propria posizione anche ai danni dello stesso partito.
Sono giorni che Loris Scipioni, iscritto e fondatore del partito democratico denuncia l’ostruzionismo dei dirigenti locali verso alcuni simpatizzanti del PD ai quali non è permesso di iscriversi per non permettergli di partecipare al congresso di Marzo che deciderà i prossimi dirigenti locali e Romani che porteranno il Partito Democratico alle elezioni cittadine tra 18 mesi. A sostegno del partito locale del VI Municipio scende in campo direttamente il deputato Matteo Orfini ex commissario Romano che sulla sua pagina facebook scrive:
“Da quando ho smesso di fare il commissario del Pd romano non sono per scelta più entrato nelle vicende del partito locale, anche perché a guidarlo c’è un giovane gruppo dirigente che lo ha portato ad essere il primo partito e che da tempo lo tiene ampiamente sopra la media nazionale. Devo però fare un’eccezione per una vicenda abbastanza sgradevole e per me grave, se non affrontata nel modo giusto. Tutti in questi anni hanno raccontato la storia del Pd di Tor Bella Monaca, circolo modello in un quartiere complicatissimo. Molti dirigenti nazionali sono venuti a conoscere le ragazze e i ragazzi che lo hanno fatto rinascere e lo hanno raccontato con parole piene di gratitudine. Ricordo un bell’articolo di Gianni Cuperlo su L’Espresso. Ricordo quando Maurizio Martina volle, appena diventato segretario, venire lì e poi tenere la segreteria nel quartiere. Ma sono solo alcuni esempi di tanti che se ne potrebbero fare. Quel circolo ha una storia: era uno dei peggiori di Roma, di quelli che il rapporto Barca bocciò senza appello. Perché come in quasi tutto quel municipio il Pd era infeudato da gente che lo usava per il proprio interesse con metodi che non dovrebbero appartenere a un partito come il nostro. Allora insieme ai vecchi militanti, che da quel circolo erano stati estromessi, facemmo pulizia e iniziammo un’opera di ricostruzione. Cacciammo quelli che avevano ridotto così il partito e iniziammo a ricostruire da zero. C’era Pina Cocci, anima e cuore da sempre del Pd a Tor Bella Monaca che era stata allontanata dal suo circolo con le minacce. A lei riconsegnammo le chiavi. Poi arrivarono delle ragazze un po’ matte ma piene di passione che lei adottò come delle figlie e a poco a poco il circolo peggiore di Roma divenne un modello. Oggi quel modello è a rischio perché nell’ultimo giorno del 2019 quelli che avevamo allontanato hanno annunciato una scalata ostile. In 100 si sono iscritti online al Pd per riprendersi casa loro, così hanno dichiarato. Sono quelli che avevamo allontanato, quelli per i quali ancora oggi dobbiamo chiedere scusa ai cittadini, quelli che hanno disonorato il Pd. Non è una questione locale e nemmeno un tema di regole. Se il Pd accetta di iscrivere chi ha quell’idea della politica e chi utilizza quei metodi, il Pd non ha più futuro. Lo dico a Nicola Zingaretti al quale chiedo di intervenire subito. Lui c’era in quegli anni difficili, sa e conosce la fatica che abbiamo fatto per rigenerare il Pd in quel territorio e sa quanto abbiamo pagato alla cattiva politica. I militanti di Tor Bella Monaca giustamente hanno annunciato che restituiranno le tessere se il partito accetterà il ritorno di chi lo aveva distrutto.Tessere, preferenze, filiere, clientele. Oppure passione e militanza. La scelta è questa. Per una volta si può dimostrare concretamente da che parte vogliamo stare, senza limitarci agli appelli e alle frasi a effetto buone per i comizi. Io non ho dubbi.Come sempre in questi anni sarò al fianco di quei militanti a difendere l’onore del Pd”.
Non si fa attendere la risposta di Loris Scipioni al deputato il quale chiede per l’ennesima volta chiarimenti pubblici ad Orfini con prove concrete: “Matteo Orfini a distanza di 5 anni ancora devi spiegarci quale è stata la mala gestione nel VI Municipio e perché sono stati commissariati i circoli ed epurati compagni storici. Forse perché il vento dentro il partito democratico di allora era più verso il centro che a sinistra? E per questo compagni storici di sinistra erano scomodi?. Hai fatto solo danni al Partito Democratico di Roma, oggi i fatti ce lo dicono vista l’uscita dell’ex segretario formando un nuovo partito di centro, questi sono fatti e non parole. Se proprio ti senti un democratico di sinistra, proprio come allora, ovvero 5 anni fa, ti chiedemmo un confronto che non ci hai mai dato te lo chiediamo per l’ennesima volta un confronto pubblico in relazione al commissariamento dei circoli del VI Municipio. Abbi il coraggio delle tue azioni e di confrontarti in una platea pubblica dove tutti, iscritti e simpatizzanti al Partito Democratico, possano sentire ed ascoltare la VERITA’ con documenti e prove alla mano di quello che tu sostieni altrimenti stiamo parlando di aria fritta e le considerazioni di tutto ciò le faranno gli iscritti e i simpatizzanti del PD”.
Si alza il livello nel PD locale impantanato su se stesso e chiamano a scendere in campo i big parlamentari, Davide contro Golia, si sta temendo di perdere l’egemonia in quel territorio in cui gli ex commissari Matteo Orfini e Gennaro Migliore, ricordiamo quest’ultimo approdato da poco in Italia Viva di Matteo Renzi, hanno tanto lavorato. Lavoro però che alle ultime elezioni politiche vedevano il candidato Matteo Orfini, nel colleggio uninominale bocciato dai cittadini del VI Municipio arrivando terzo dopo il candidato del M5S e quello della Destra, eletto alla camera solamente perché inserito in un collegio blindato come paracadute elettorale.
Continua lo scontro tra i due Dem senza mezze misure, prende le distanze l’On. Orfini dando del Lei all’iscritto Loris Scipioni, e la cosa ci fa un po sorridere, perchè mentre il Segretario Nazionale Nicola Zingaretti dice di scendere in piazza e riaprire i circoli, al contrario Orfini appare un deputato imborghesito che tifa per coloro che chiudono i circoli PD e chiede di allontanare chi si vuole tesserare, e replica: “Signor Scipioni, non capisco a che titolo mi scriva, forse in qualità di “nipote di”. Ma essendo una persona cortese le risponderò ugualmente. Il partito a cui si riferisce ha delle regole. Lei dovrebbe conoscerle, ma a quanto pare così non è. Il provvedimento sospensivo al quale si riferisce è stato assunto sulla base di una lunga istruttoria, durata settimane, portata avanti dalla commissione di garanzia competente. Che ha avuto modo di leggere carte (a cominciare dal rapporto Barca) dettagliate, ha raccolto testimonianza, ha audito tutte le parti (compresa quella che Ella qui mi sembra voler rappresentare). E poi ha assunto le sue decisioni. In merito al confronto pubblico che ora Ella richiede, mi permetto di risponderle che io e Lei non abbiamo davvero nulla da dirci. Nei giorni in cui quelle scelte venivano assunte e discusse sono stato a numerosissime iniziative pubbliche nel sesto municipio, come peraltro nei mesi successivi..ho incontrato iscritti elettori e cittadini in mille occasioni. Abbiamo molto spesso parlato di quello che era accaduto e discusso pubblicamente di quel passaggio. Quando era il tempo, da quel confronto siete scappati. Comprensibilmente, dato che stavate cercando fortuna altrove, candidandovi in altre liste o addirittura in altri schieramenti. Noi intanto ci siamo impegnati a ricostruire quello che era stato distrutto, chiedendo scusa per quello che avevate fatto e per i modi con cui avevate agito. Modi, ella me lo consentirà, che mi pare evidente dai comportamenti di questi giorni, non essere minimamente mutati. Infine le offro un consiglio, senza impegno: lasci stare la parola “sinistra” che davvero in ciò che scrive è difficile trovarne traccia. Ora vorrà scusarmi, ma ritengo di aver dedicato a questa pagina indecorosa del passato del Pd già troppo tempo. Anche perché stiamo costruendo un futuro per fortuna molto diverso. In cui non c’è e non ci sarà mai spazio per il ritorno di una stagione che il Pd ha archiviato. Per sempre. La saluto pregandola di evitare di frequentare la mia pagina. Non amo bannare, ma in alcuni casi diventa inevitabile”.
E’ immediata e senza peli la risposta di Loris Scipioni: “Le scrivo in qualità di iscritto e fondatore del partito che lei ha contribuito a distruggere, porti all’attenzione di tutti per la prima volta le carte che tanto custodisce, cosi che gli iscritti e i simpatizzanti possano sapere finalmente la verità e le falsità del tanto decantato rapporto Barca. Mi può anche bannare è solito scappare senza dare spiegazioni, ne siamo abituati, noi a differenza sua abbiamo 2 documenti che attestano il contrario, ovvero che lei non ha dato mai audizione ai compagni e segretari di allora, la sua è la peggiore pagina democratica nella storia del centro-sinistra un medioevo politico con metodi non democratici. Certificato dalla sua mancata elezione e bocciatura nel collegio uninominale di questo territorio. E’ lei che non può parlare di sinistra visti i suoi metodi. Ha fatto bene a chiamare in causa il segretario Nicola Zingaretti, almeno una volta per tutte sgomberiamo il campo dalle falsità da lei sostenute e sicuramente molti simpatizzanti che si sono allontanati a causa sua dal Partito democratico sicuramente si riavvicineranno e riporteranno il Partito Democratio a vincere nelle periferie”.
E’ repentina la risposta di Orfini: “Il rapporto barca è online. Da anni. Come l’elenco delle decine di iniziative pubbliche che ho fatto in quelle settimane incontrando chiunque ne avesse il desiderio. Lasci stare davvero, o almeno prima di venire qui si faccia scrivere da chi la manda qualcosa che qualche appiglio con la realtà e con la verità dei fatti almeno vagamente lo abbia”.
Anche noi di What’s Up!Media non abbiamo trovato on line nessun rapporto Barca dettagliato.
Conclude Loris: “Fa bene a buttarla in caciara, è quello che ha già fatto in tutti i municipi di Roma, creando solo danni. Le ricordo che quello a cui scrivono le cose è lei, le è servito Barca, pagato anche profumatamente, per un rapporto farsa. Parlare con Lei è demotivante e per niente costruttivo. Spero in futuro, a breve, una nuova dirigenza parlamentare Democratica dove signori come lei facciano altro nella vita”.
Non sembra un futuro roseo per il partito democratico di Roma dove la stessa base non riconosce i propri eletti e dove gli eletti allontanano e denigrano la propria base.
L’On. Matteo Orfini vuole avere l’ultima battuta: “Ma guardi, se parlare con me è demotivante e per niente costruttivo per quelli come lei, significa che sto facendo il mio dovere, che è esattamente quello di demotivare e allontanare chi col Pd nulla può e deve avere a che fare. In ogni caso sono certo che Ella vorrà essere conseguente a questo giudizio e quindi non vorrà proseguire conversazioni così demotivanti. E lascerà finalmente questa pagina”
Quest’ ultimo post dell’On. Orfini ci lascia molto basiti, un Parlamentare della Repubblica Italiana che allontana le persone del suo stesso partito e le invita ad allontanarsi dalla sua pagina facebook, di nuovo tutto il contrario rispetto alle indicazioni date dal Segretario Nazionale Nicola Zingaretti che chiede di includere. Ancora una volta il quesito proposto dall’iscritto Loris sembrerebbe non avere risposta.