La talassoterapia è una forma di idroterapia che utilizza l’acqua di mare o altre sostanze marine, come i minerali, le alghe, il fango estratto dal mare e la sabbia. Si tratta di una terapia particolarmente popolare in Francia, Germania, Italia, Russia e, soprattutto, nelle zone intorno al Mar Morto.
La talassoterapia ha effetti benefici su molti disturbi come per esempio, lo stress, i problemi circolatori, i problemi alle articolazioni, i reumatismi e l’artrite, i problemi respiratori e le malattie della pelle.
La talassoterapia è un toccasana per l’intero organismo, in quanto favorisce l’eliminazione delle tossine, aumenta le difese immunitarie, stimola la circolazione sanguigna e linfatica, rilassa e tonifica i muscoli e migliora la qualità della pelle. I trattamenti a base di alghe, in particolare, sono indicati nei programmi dimagranti perché accelerano l’eliminazione delle tossine e stimolano le funzioni dell’organismo. Oltre ai bendaggi con il fango e le alghe, la talassoterapia si avvale di molte delle tecniche descritte in queste pagine utilizzando l’acqua di mare al posto di quella dolce. Le persone possono fare ginnastica nell’acqua di mare o restare semplicemente immersi per assorbire i benefici minerali disciolti nell’acqua.
La talassoterapia sfrutta il principio secondo cui la composizione dell’acqua di mare è simile a quella del plasma umano e che quindi i sali e gli oligoelementi che contiene sono facilmente assorbibili dal corpo.
I bagni caldi, in acqua a 37 gradi, dilatano i pori, favoriscono la vasodilatazione e migliorano la circolazione linfatica. Le immersioni a freddo, invece, stimolano la circolazione venosa e migliorano il tono muscolare. Ai bagni si possono poi unire impacchi di alghe marine e di fanghi. Dentro l’acqua la pelle, che ci racchiude e ci struttura e che funge da confine tra il mondo interno e quello esterno, si apre e i minerali del mare, sotto forma di ioni, la penetrano abbondantemente e possono attraversarla.
L’immersione nell’acqua di mare la cui temperatura varia tra i 15 e i 27°, provoca una vasocostrizione periferica che permette di lottare contro la sensazione del freddo.
Ma molto importante per il bagno di mare è la salinità dell’acqua. Le virtù terapeutiche del sale di mare sono note da tempo. Lo si utilizza oggi, secco e grezzo, avvolto in un panno per applicazioni su zone doloranti o traumatizzate.
Si può ritrovare l’effetto tonico dei bagni di mare aggiungendo del sale marino nell’acqua del bagno: è sufficiente versare un chilo di sale marino integrale nella vasca, riempita con acqua a temperatura di 37-38° ed immergersi per 10-15 minuti. Per potenziare l’efficacia del trattamento è possibile aggiungere alcune gocce di olio essenziali .
Si possono effettuare anche pediluvi, con acqua calda e sale marino (2-3 pugni) la sera, con acqua fredda e sale alla mattina. Ovviamente i pediluvi con acqua molto calda hanno particolari controindicazioni in presenza di patologia varicosa.