Nicola Franco (FdI) e lo sfratto dell’Associazione Misericordia Roma Sud di Borghesiana: “sfratto giusto in termini di legalità ma si vuole fare i forti con i deboli”

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Giovedì 15 Ottobre è partito lo sfratto per abuso edilizio nei confronti dell’Associazione Misericordia Roma Sud da parte di Roma Capitale. La Confraternita Misericordia, che aveva la propria sede operativa in via Lentini 74 zona Borghesiana, svolgeva servizi di protezione civile, emergenza sanitaria, trasporto infermi e missioni di intervento nei terremoti tra cui l’Aquila e Amatrice. La struttura sotto inchiesta giudiziaria, che serviva come sede operativa e parco per i mezzi di soccorso, sorge sui terreni dell’Istituto scolastico Sandro Pertini. Si tratta di un prefabbricato effettivamente abusivo, in cui l’Associazione esercitava le sue attività dal 2005 e che negli anni sono notevolmente aumentate.

È Nicola Franco, Consigliere e Capogruppo di Fratelli d’Italia al VI Municipio, a sollevare la polemica sullo sfratto giudiziario dell’Associazione Misericordia. “Vogliamo sapere quali sono i criteri per cui Roma Capitale decide le sue priorità di sfratto per associazioni che usufruiscono di strutture abusivamente”. Il Consigliere Municipale non si dichiara in alcun modo contrario alla decisione in termini di legalità: è giusto prendere possesso della struttura occupata abusivamente  – afferma – , ciò che “denuncia” è la priorità e i parametri con cui il Comune lavora questi casi. L’Associazione Misericordia – continua Franco – seppur in un complesso abusivo, svolgeva un servizio di primaria importanza non soltanto per la sua vicinanza all’Istituto scolastico, al Policlinico di Tor Vergata e all’Ospedale di Frascati che serviva con autoambulanze; perché dunque intervenire prima nei loro confronti quando sul territorio proprio del VI Municipio ci sono numerosi altri casi di strutture pubbliche occupate e abusive che non offrono servizi alla cittadinanza e, in alcuni casi, sono pericolose e danneggiano la comunità”.

Il Consigliere continua riportando degli esempi sul territorio come il centro sociale di Torre Maura, occupato da più di vent’anni e in cui le istituzioni “non possono entrare”, piuttosto che tante case popolari occupate ancora abusivamente e in cui, citando a sua volta le indagini delle forze dell’ordine, si sono nascosti nel tempo pericolosi ricercati e latitanti. Infine – sostiene Franco – cosi facendo, in nome della legalità,  questa amministrazione si mostra forte con i più deboli mentre non fa nulla nei confronti dei più forti”.