Via Sant’Alessio in Aspromonte, una delle arterie di Via Rocca Cencia la scorsa settimana è stata teatro di una commissione dove sono intervenuti i vigili urbani del Dipartimento Ambiente e l’Assessore all’Ambiente del VI Municipio Katia Ziantoni, doveva essere presente anche il Vice Prefetto ma purtoppo non ha risposto all’appello.
La scenografia è sempre la stessa, basta guardare i rifiuti abbandonati ai lati del viale per capire chi illegalmente scarica la spazzatura. Non solo buste contenenti rifiuti domestici, ma anche sversamento di scarti prodotti all’interno dell’attività di legnami, calcinacci, elettrodomestici. Sono più di 15 anni che persiste il problema, una situazione grave segnalata più volte dai cittadini e da diverse associazioni che operano per la salvaguardia dell’ambiente e della salute. Una pronta risposta si è avuta nel 2014 con la bonifica della zona, ma a quanto pare l’intervento saltuario dell’Ama per ripulire il viale non basta.
L’Assessore all’Ambiente Katia Ziantoni sul suo profilo Facebook spiega dettagliatamente qual è oggi la situazione. I rapporti dell’Ama parlano di interventi ogni due mesi per rimuovere tutta l’immondizia, ci sono stati anche diversi sequestri grazie all’azione congiunta dei vigili urbani e accertatori della municipalizzata.
Il problema vero di via Sant’Alessio in Aspromonte è l’illegalità. Lo spettacolo allucinante che perdura da anni è stato segnalato alla Prefettura, però vista la gravità della situazione gli interventi a spot e le bonifiche periodiche non bastano. Dopo la convocazione della commissione qualcosa in più è stato fatto. Con una nota urgente è stato chiesto alle forze di polizia e al comando centrale di intervenire sugli abusi edilizi, ambientali e fiscali perpetrati ai danni dell’ambiente e della pubblica salute. Via Sant’Alessio in Aspromonte è una mina vagante, non si sa cosa contenga ma può esplodere in qualsiasi momento, le bonifiche non sono più sufficienti, bisogna ripristinare la legalità sul territorio. A questo punto, come unica soluzione, serve l’intervento dello Stato per riportare le istituzioni in una fetta di territorio sottratto alla legalità.