Il problema dei rifiuti a Roma e nel VI Municipio: il nuovo sistema di differenziata, gli ispettori AMA, discariche a cielo aperto e responsabilità dei cittadini

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Il problema dei rifiuti di Roma si può suddividere in tante sottocategorie. Si potrebbe parlare di AMA, dei doveri della Regione Lazio piuttosto che quelli del Comune (argomento che quotidianamente tiene banco con le continue e reciproche accuse tra i diretti interessati, l’Assessore Comunale Montanari e l’Assessore alla Regione Lazio Valeriani). Si potrebbe parlare della vicenda di Malagrotta, ma le due principali categorie riguardano le responsabilità amministrative da una parte e quelle della gente comune dall’altra. Il 16 aprile scorso, presso la sala consiliare del VI Municipio il presidente di AMA Lorenzo Bagnacani e l’Assessora di Roma Capitale Pinuccia Montanari presentavano orgogliosamente, insieme al Presidente Roberto Romanella, il nuovo progetto di raccolta differenziata sperimentale per i Municipi VI e X. Si è parlato di identificazione di utenze fantasma (circa il 25%), di incremento del sistema porta a porta, di cassonetti stradali intelligenti e Domus Ecologiche; si è parlato di ispettori AMA pronti a vigilare. Tutti sistemi che avrebbero dovuto migliorare nettamente il servizio di raccolta dei rifiuti. Ci sono poi, come detto, le responsabilità degli abitanti: tante persone che fino ad oggi non hanno pagato la tassa sui rifiuti usufruendo del servizio e contribuendo ad appesantire il sistema. Ci sono ancora altrettante persone, che incuranti del bene comune, continuano a buttare ogni genere di rifiuto attorno alle campane per il vetro nonché persone che alimentano incessantemente sistemi di discariche a cielo aperto violando ogni legge. Molto spesso vediamo AMA prendersi cura e ripulire soprattutto lo scempio che si crea quotidianamente attorno alle campane di vetro e non solo. Ma il punto è che, dopo tre mesi dalla presentazione “della nuova differenziata”, i cittadini di Roma sono stanchi e stufi, non vedono risultati di miglioramento e alimentano proteste. Per parlare del nostro Municipio, a Torre Angela e Tor Bella Monaca per esempio, abbiamo assistito più volte a fenomeni per cui i sacchetti dei rifiuti, i secchi e le campane sono stati messi al centro delle strade, bloccandole, per protesta. In altri casi abbiamo assistito a secchioni dati alle fiamme. In molti contesti si vedono rifiuti accumulati attorno ai secchi per giorni.