Sabato 14 aprile, presso l’auditorium Ennio Morricone della facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tor Vergata, si è tenuto un incontro promosso da CARIS e Università a sostegno di Hermes, Marco Pietrobono e La Stella di Lorenzo. Si tratta di tre Onlus impegnate nel sociale in particolare nella prevenzione e nell’affermazione dei diritti per i disabili. Tantissimi e straordinari artisti si sono esibiti apportando la loro professionalità durante l’incontro. Si sono alternati ballerini professionisti di flamenco, attori, cantanti, band musicali e il giovane pianista di talento Dimitri Stroghin. Emozionante l’apertura dello spettacolo con il monologo di Gianni Silano, il quale ha sottolineato che “la solidarietà è un dovere, è la differenza che spaventa, sarebbe cosi semplice dare un aiuto”. Hanno partecipato anche scuole di danza e squadre agonistiche di pattinaggio sul ghiaccio e ancora gli studenti del Liceo scientifico Gullace di Roma, impegnati nel lodevole progetto di Alternanza scuola-lavoro con l’associazione Hermes. Tutti uniti per sostenere gli scopi di queste associazioni . Anche alcuni personaggi dello spettacolo hanno voluto partecipare con un video supportando l’evento “Uniti si fa la differenza”. Cantanti e attori come Luca Barbarossa e Max Giusti, che tramite video, un saluto e un sorriso hanno fatto sentire la loro vicinanza. Ha partecipato invece personalmente l’attore Enzo De Caro portando la sua testimonianza. Tra le performance più toccanti del pomeriggio c’è sicuramente quella dei ragazzi di Hermes, che si sono esibiti sul palco, con grande coraggio ed emozione, cantando la canzone “Lo Stadio” di Tiziano Ferro. Davvero belli con le loro maglie arancioni insieme ai loro assistenti.
What’s Up! Media ha incontrato il collettivo dell’associazione Hermes, la Onlus presente e operante nel VI Municipio. Hermes è un’associazione di genitori che si sono riuniti per essere più visibili e più forti. Insieme si danno forza, affrontano e risolvono problemi, condividono le difficoltà dell’essere genitore di un ragazzo disabile. Non soltanto, insieme “combattano” anche per avere risposte e soluzioni istituzionali. Parliamo di problemi che questi giovani hanno a partire dalla scuola, in cui spesso non ricevono le dovute “attenzioni” che ci si aspetterebbe da una società civile: assistenza per andare in bagno ad esempio. Tanti di questi genitori ci raccontano che tra le problematiche più grandi c’è la difficoltà di trovare un contesto appropriato per i loro figli quando questi finiscono la scuola dell’obbligo. Il rischio, o meglio la dura realtà, è che i ragazzi disabili dopo i 18 – 20 anni rimangono nelle case dei propri genitori condannati all’inattività e alla solitudine. Giornate intere passate a casa. Proviamo a immaginare se anche noi dovessimo passare intere giornate a casa, senza uscire, senza impegni e senza poter fare alcuna attività ricreativa. Probabilmente impazziremmo presto. Questa è la battaglia di Hermes: superare “la reclusione domestica” dei ragazzi con disabilità (anche complesse) favorendo i loro diritti, soprattutto uguaglianza e giustizia sociale. Nel nostro Municipio, affermano questi genitori, non ci sono strutture adeguate che forniscano assistenza né centri occupazionali per favorire l’interazione dei ragazzi disabili complessi, i quali invece necessitano di un elevato grado di assistenza. Ecco qual è il grande contributo di Hermes. Hermes ha l’onere e l’onore di organizzare attività per questi ragazzi nel VI Municipio: laboratori artistici e creativi come il corso di pittura; laboratori di musicoterapia; di danza, di yoga; laboratori di cucina,( fare la pizza, la pasta e i dolci), pet therapy, ginnastica e canto. Per realizzare tutto ciò servono fondi economici, locali adeguati in grado di ospitare i ragazzi e gli operatori (ogni ragazzo necessita del suo individuale operatore). Come possiamo sostenere Hermes? Come recita il loro motto “mano nella mano”, possiamo non girare lo sguardo, possiamo accogliere, comprendere, essere sensibili sostenendo il loro impegno di “dare voce a chi non ne ha” e ancora agire concretamente: con una donazione, con il 5×1000 o facendo un bonifico. Per chiunque fosse interessato, anche a contattare Hermes, si possono trovare tutte le informazioni sul sito www.hermesonlus.it .
Si ringrazia l’associazione per le fotografie concesse