Nicola Franco (Capogruppo FdI): “Il Municipio potrebbe essere al corrente della pericolosità del ponticello dell’Osa già da un anno e mezzo, in caso chiediamo di conoscere i responsabili”.
In merito alla vicenda del crollo del Ponte dell’Osa abbiamo contattato Nicola Franco, consigliere di Fratelli D’Italia, che durante il Consiglio Municipale di giovedì 19 aprile, ha fatto protocollare un’interrogazione diretta al Presidente del Municipio Roberto Romanella, in cui si richiede espressamente, “di dare risposta riguardo la voragine che si è aperta sul ponticello della Via Polense che sovrasta il Fiume Osa”. Una questione a dir poco spinosa per la maggioranza costretta ad intervenire nel minor tempo possibile per andare incontro alle giuste esigenze dei cittadini che quotidianamente vivono grossi disagi a causa della interruzione della strada che serve il Versante Prenestino del VI Municipio. Il consigliere di Fratelli d’Italia chiede al Presidente Romanella: “come intende attivarsi, con uffici e organi competenti, al fine di risolvere la situazione”. Inoltre Franco, nel protocollo, fa riferimento ad una assemblea pubblica tenutasi nella zona di Castelverde, in cui si affermava che il Municipio era a conoscenza già da un anno e mezzo della pericolosità del ponte in questione; dunque chiede al Presidente di rispondere al più presto sulla faccenda e di chiarire, in caso affermativo, “quali siano state le figure che hanno effettuato i sopralluoghi e chi ne fosse a conoscenza”.
Fabrizio Compagnone (Segretario Municipale PD): “potevano mettere in atto misure di emergenza, non condividiamo l’iter amministrativo”
“La situazione è chiara, ci sono 100.000 persone bloccate nei propri quartieri; 40 giorni dal crollo del ponte è troppo tempo data la criticità e drammaticità della questione che riguarda cittadini e commercianti locali, nonché il trasporto pubblico”. “In questi giorni non si è visto nessun tipo di intervento o atto esecutivo, non si è vista la Sindaca Raggi; potevano mettere in atto misure di emergenza: non condivido l’iter amministrativo, avrebbero dovuto muoversi con maggiore celerità – continua il segretario municipale – perché per percorrere quei percorsi ora ci vuole un’ora mentre prima 10 minuti, con tutti i disagi che questo comporta nella società di oggi”. Infine – conclude Compagnone – “chiediamo che vengano istituite delle navette che partano dalla zona del ponte e arrivino direttamente alle stazioni della Metro e alla fermata FL2”.
Giuseppe Agnini, M5S (presidente commissione lavori pubblici e urbanistica)
“Adopereremo dei fondi di riserva comunali appositi per le emergenze, senza andare fuori bilancio, come avveniva in passato. Stiamo vagliando l’ipotesi, dopo il sopralluogo del Genio Pontieri, di procedere con il ripristino del ponte insieme al dipartimento S.I.M.U.. Infatti questa proposta avrebbe gli stessi tempi di realizzazione del ponte Baylei di cui si è discusso con il Genio Pontieri. Qualora ci accorgessimo che le tempistiche eccedano tempi congrui, abbiamo a disposizione altre soluzioni alternative come bypassare il traffico, non dei mezzi pesanti, in una via adiacente a quella Polense, nel frattempo che si ricostruisca il ponte; già abbiamo la disponibilità del sindaco di Monte Compatri e del privato proprietario del terreno in questione”.