La filosofia naturopatica vede e considera l’uomo composto da vari piani: non solo quello fisico, ma anche il piano energetico e quello emotivo. L’essere umano inoltre è parte di un “tutto” ed ha dentro di sé caratteristiche comuni a tutti gli altri esseri viventi: non è altro che lo specchio dell’enorme progetto “pianeta terra”.
Se partiamo da questo presupposto, allora dobbiamo considerare che anche gli animali e le piante che popolano il nostro pianeta sono composti da un piano fisico, da uno energetico e uno emotivo, che interagiscono con i nostri rispettivi piani, per esempio quando ci nutriamo di loro.
Cosa si intende quindi per “alimentazione naturale”?
Innanzitutto, per “alimento naturale” si intende qualsiasi alimento che non sia stato manipolato a livello tecnologico, per esempio utilizzando pesticidi, fertilizzanti, farmaci, ormoni, o altro. Queste tecniche, non solo riducono l’apporto nutrizionale dell’alimento (sul piano fisico), ma riducono anche la sua energia, la sua “forza vitale” , nutrimento per l’uomo sul piano energetico.
Entrambi i tipi di nutrimento, fisico ed energetico, sono ugualmente indispensabili! Talvolta ci si sente stanchi, affaticati o influenzati anche se sul piano fisico non si riscontra nulla… questo perché probabilmente è il piano energetico ad essere debilitato! Forse anche a causa della nostra alimentazione, meno naturale di quella dei nostri avi.
Cosa possiamo fare allora per nutrirci –su tutti i piani- al meglio?
- Alimenti biologici:
una scelta possibile è l’alimentazione biologica.
In questo caso le verdure, i cereali etc sono coltivati senza l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, in nessuna delle fasi di produzione. Sono vietati diserbanti, insetticidi, fertilizzanti, coloranti etc.
Per quanto riguarda i derivati animali (come la carne, i latticini per esempio) sono gli animali stessi ad essere nutriti con alimenti biologici, per cui anche i loro prodotti lo sono. Ovviamente anche qui sono vietati coloranti, conservanti e tutte le sostanze affini.
- Alimenti da agricoltura biodinamica:
I cibi biodinamici sono una particolare categoria di cibi biologici e, in questo caso, si parla solo di vegetali.
La coltivazione di questi vegetali è particolare in quanto vengono seguite le indicazioni date da Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia. Egli, oltre a prevedere l’assenza degli additivi chimici (come nei cibi biologici), aveva anche studiato e messo a punto un sistema di coltivazione che tenesse conto delle influenze lunari e astrali. I terreni inoltre vengono arricchiti con sostanze naturali, così da evitare il progressivo impoverimento di oligoelementi e minerali.
- Alimenti non raffinati (integrali):
Normalmente farine e zuccheri subiscono una raffinazione: in questo modo viene eliminata la parte proteica e/o fibrosa e otteniamo la farina bianca e lo zucchero bianco. La raffinazione però porta con sé altre conseguenze, poiché vengono eliminate in realtà le parti “più attive” a livello nutrizionale e si perdono tante vitamine e minerali.
- Attenzione ai grassi!
Una particolare attenzione va ai grassi: il burro e l’olio subiscono processi tecnologici tali da perdere la maggior parte delle loro caratteristiche nutrizionali. Per questo è importante cercare di utilizzare sempre grassi biologici, così da sfruttarne al meglio le caratteristiche.
- Mangiare sempre cibi di stagione:
Ormai siamo abituati a trovare qualsiasi alimento vogliamo al supermercato; ma non tutti gli alimenti sono presenti in tutte le stagioni! Il che vuol dire che determinati tipi di frutta o verdura, per poter crescere ed essere quindi mangiata anche a temperature o in luoghi in cui non si trova generalmente, viene “bombardata” di ormoni o farmaci, oppure trasportata da luoghi lontani e “condita” con ormoni che ne conservano l’apparente freschezza. Parliamo ad esempio di sostanze come insetticidi e funghicidi.
Privilegiamo i cibi a km 0 e quelli di stagione… privilegiamo la nostra salute!
Gloria Pinzuti, dott.ssa in Fisica e Naturopata professionista