La depurazione primaverile

20413

Anno 2018. Alimenti industriali. Cellulari. Inquinamento ambientale.

Come si ripercuote tutto questo sulla nostra salute?

Ogni fattore nominato precedentemente produce delle tossine all’interno del nostro corpo: scorie di diverso tipo che il nostro organismo deve eliminare.

  • Nei cibi industriali la presenza di coloranti, conservanti, farine raffinate, zuccheri e chi più ne ha più ne metta, porta a una notevole difficoltà di assimilazione a fronte di una scarsa presenza di nutrienti.
  • Il cellulare, per poter funzionare, utilizza onde elettromagnetiche le cui frequenze sono letteralmente tossiche per l’organismo. La sua vicinanza costante porta all’interazione di queste onde con le nostre cellule, che ne subiscono l’influenza.
  • La costante produzione di gas di scarico è una delle cause dell’inquinamento ambientale, ma ne potremmo citare tante altre. Anche questo, insieme a tutto il resto, contribuisce a mettere a dura prova il nostro organismo.

Detto questo, c’è da dire che è veramente difficile al giorno d’oggi vivere senza tutte le comodità che si portano dietro questi fattori.

Come può allora aiutarci la naturopatia? C’è un modo per aiutare il nostro organismo, perennemente esposto a tutte queste tossine?

La risposta è sì ed è possibile attraverso un percorso di depurazione.

La scelta di questo argomento per il mese di Marzo non è casuale poiché la primavera, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, è il mese migliore per affrontare una depurazione. In primavera infatti tutto si rinnova: quale mese migliore di questo per farlo anche noi?

Depurare l’organismo implica riuscire ad eliminare tutte le tossine che si sono accumulate, sostanzialmente aiutando gli “organi emuntori” a svolgere le loro funzioni. Essi sono i reni, il fegato, i polmoni, la pelle e il sistema linfatico in generale.

Ma come fare?

  1. Alimentazione:

Scegliamo un’alimentazione naturale. Evitiamo i cibi industriali, le farine bianche e gli zuccheri raffinati, prediligendo frutta e verdure fresche di stagione, ricche di fibre, liquidi e potassio che stimolano la diuresi e disintossicano. Possiamo scegliere per esempio di fare colazione con una centrifuga, per iniziare bene la giornata. Con l’aiuto di un naturopata, è possibile fare un digiuno depurativo, per esempio.

Prediligere in ogni caso cibi leggeri, come per esempio pesce, carne bianca, cereali, ortaggi e legumi.

  1. Fegato:

Possiamo affiancare all’alimentazione l’assunzione di tisane con erbe amare utili al fegato, quali per esempio il tarassaco, la genziana, il cardo mariano, il rafano. Queste possono essere assunte anche sotto forma di fitocomplementi (integratori).

Per un drenaggio epatico è utile assumere queste sostanze in forma liquida associandole anche all’utilizzo dell’oligoelemento zolfo (S).

  1. Intestino:

Per depurare l’intestino la prima cosa è senz’altro l’alimentazione.

Affiancati ad un’alimentazione corretta possono essere assunti probiotici, ovvero capsule contenenti miliardi di batteri con il compito di ristabilire la flora batterica fisiologica dell’intestino, che è stata sicuramente turbata dalle tossine di cui sopra.

Insieme ai probiotici, si possono assumere vitamina D e omega 3 e 6, fortemente antinfiammatori. Anche l’aloe è molto indicata per le sue proprietà antinfiammatorie.

  1. Sistema linfatico:

Gran parte delle tossine si accumula nel sistema linfatico, creando così la necessità di drenare questi liquidi. Per far questo la natura mette a disposizione una potente arma: la linfa di betulla. Un’assunzione controllata e gestita da un professionista può in poco tempo aiutare a liberarsi dei liquidi in eccesso.

Insieme a questa anche il frassino e l’ippocastano: quest’ultimo in particolare riattiva la circolazione.

  1. Reni:

Il compito dei reni è quello di filtrare il sangue ripulendolo dalle tossine dei processi metabolici cellulari. Un’alimentazione ricca di cibi salati o di additivi costringe i reni a un super lavoro. Bere molto è la prima indicazione. Il tè di Giava, originario del sud est asiatico, favorisce ad esempio l’eliminazione renale dei liquidi in eccesso disintossicando e depurando. Molto indicato anche per l’eliminazione degli acidi urici. Più facile da reperire è il succo di mirtilli.

Nel caso di calcoli renali è molto utile la “spaccapietra”, un’erba conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà favorenti la disgregazione dei calcoli.