Centrodestra, il candidato sindaco Michetti: “Nessun appello pro-vaccinazione”

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Enrico Michetti durante la presentazione del candidato del centrodestra a sindaco di Roma nel Tempio di Adriano a Roma, 11 giugno 2021. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Strappo del candidato sindaco di centrodestra Enrico Michetti alla linea pro-vaccini di parte dello schieramento che lo sostiene. Il docente e speaker radiofonico ha infatti spiegato che “anche da sindaco non potrei fare degli appelli ai cittadini romani per vaccinarsi, perché rispetto il principio di libertà di ognuno: questo non è un tema che riguarda la città di Roma perché la competenza è regionale. Quindi io consapevolmente mi sono vaccinato e ho fatto entrambe le dosi”.

Michetti ha poi aggiunto: “Io credo di essere una persona che rispetta il principio di libertà e il pensiero di ognuno di noi. Non posso imporre a una persona di inocularsi un farmaco che non vuole, c’è gente terrorizzata e non penso sia giusto giudicare”.

Carlo Calenda e Alessio D’Amato, rispettivamente candidato sindaco di Azione e assessore alla Sanità della regione, hanno attaccato l’esponente di centrodestra. Il primo ha detto: “Michetti è un irresponsabile. Assurdo che a Roma abbiamo due candidati che flirtano con i no vax. Ed è anche una posizione particolarmente stupida. Se ti vaccini e ritieni che sia importante in che modo dirlo sarebbe contro la libertà di scelta? Mica stai imponendo un obbligo”.

D’Amato ha invece rimarcato che “è singolare che il candidato sindaco del centrodestra Michetti dica che non spetta a lui fare appelli alla vaccinazione. Voglio solo ricordare al candidato che il sindaco di una città è l’autorità sanitaria locale per antonomasia e che dovrebbe avere a cuore la salute dei propri cittadini e oggi il virus si combatte con il vaccino. Dichiarare di astenersi dal fare appelli significa astenersi dalla lotta al Covid. Siamo in guerra e non combattere vuol dire disertare”.