Le essenze floreali – Quarta parte

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COME INTERVENGONO I FIORI DI BACH

In realtà, nessuno ha ancora potuto stabilire come funzionino esattamente i fiori di Bach e in quale modo si esplichi il loro effetto terapeutico.

Ipotesi Energetica: Un’ipotesi molto accreditata tra coloro che si servono di questi rimedi, sostiene che l’acqua in cui è diluita l’essenza mette in risonanza la vibrazione del fiore con la vibrazione del campo energetico della persona. E che la vibrazione del fiore, essendo di una qualità armonica più elevata, riequilibri la vibrazione disarmonica del campo energetico della persona.

L’ipotesi omeopatica: Già negli ultimi anni del XVIII secolo la legge dei simili scoperta da Hanhemann ha stabilito che un rimedio è in grado di curare una malattia quando provoca dei sintomi uguali a quella della malattia stessa. Nel caso della floriterapia questo principio è ancora più evidente: il fiore riproduce le stesse caratteristiche del sintomo che cura. Per spiegarci meglio: chi cura la timidezza è Mimulus, un fiorellino dall’aspetto dimesso, che quasi si nasconde tra i fiorellini d’erba. La paura, la cura Aspen e cioè il pioppo, mentre l’impazienza, Impatiens. Insomma, il simile cura il simile. Proprio come nell’omeopatia si usa Apis, il veleno delle api, per curare edemi, infiammazione, tonsilliti e tanto altro…