Via Tuscolana, le campane del vetro diventano opere d’arte urbana

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La 7° edizione di GAU – Gallerie d’Arte Urbana con GAU CINEMA si intreccia con il mondo del cinema nel quartiere Cinecittà-Tuscolano. Le campane per la raccolta del vetro vengono riportate a nuova vita dal collettivo artistico Molecole. L’iniziativa intende coniugare i concetti di bellezza e funzionalità con il tema del riciclo dei rifiuti. Le opere pittoriche fanno sì che un oggetto come la campana per il vetro, che tende a diventare invisibile sullo sfondo grigio cittadino, balzi fuori dalla cornice della quotidianità con una vita e colori nuovi, storie da raccontare e un panorama urbano da modificare. Per suscitare un ricordo, una riflessione, una risata o una lacrima: comunque, un’emozione. Gaia Flamigni e Virginia Volpe, del collettivo Molecole, hanno dedicato le campane a un film d’autore, entrato nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo italiano. Nella giornata del 5 maggio, Martina Vogric (autrice e sceneggiatrice) e Veronica Spedicati (regista premiata al Festival di Venezia nel 2019 e candidata ai David di Donatello nel 2020) hanno raccontato le campane una per una, intessendo la storia del film con aneddoti, spesso anche divertenti, che riguardano la pellicola e i suoi protagonisti. “Il nostro progetto sperimenta la volontà di portare l’arte in posti non convenzionali, intervenendo su supporti e arredi di uso quotidiano – dichiara la direttrice artistica dell’iniziativa, Alessandra Muschella -. Le campane della raccolta differenziata del vetro si trasformano in tele d’artista, che raccontano la storia dei grandi nomi del cinema italiano regalando ai cittadini una galleria d’arte a cielo aperto da visitare e scoprire in qualsiasi momento si voglia”. “Anche attraverso iniziative come questa – spiegano i vertici AMA – si possono sensibilizzare i romani sulle buone pratiche e migliorare al tempo stesso il decoro della città”.

I film d’autore a cui si ispirano le opere sulle campane

1. Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
2. Riso Amaro (Giuseppe De Santis, 1949)
3. Divorzio All’italiana (Pietro Germi, 1961)
4. 8½ (Federico Fellini, 1963)
5. Ieri, Oggi, Domani (Vittorio De Sica, 1963)
6. Per Un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964)
7. Uccellacci Uccellini (Pier Paolo Pasolini, 1966)
8. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Elio Petri, 1970)
9. L’ospite (Liliana Cavani, 1972)
10. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (Lina Wertmüller, 1974)
11. Una Giornata particolare (Ettore Scola, 1977)
12. L’Ingorgo (Luigi Comencini, 1979)

GAU – Gallerie d’Arte Urbana 

GAU è un progetto dell’Associazione Culturale Progetto Goldstein, vincitore dell’avviso pubblico SIAE per le nuove opere afferente al programma “Per Chi Crea” ed è realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. L’iniziativ ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura Municipio VII di Roma Capitale ed è realizzata in collaborazione con la società AMA S.p.A. Da sette anni GAU è un format incentrato sulla trasformazione di un oggetto di arredo urbano – la campana – in opera pittorica: in sette anni sono state realizzate 150 campane, con l’impegno di circa 50 artisti e una partecipazione di oltre 1500 persone. Un serie di eventi, sempre gratuiti, che hanno interessato diversi quartieri della Capitale il cui scopo è sempre stato quello di trasformare il quartiere stesso in un museo urbano, producendo bellezza e funzionalità e sensibilizzando su un tema attuale e cruciale come la differenziazione dei rifiuti.