Negli ultimi anni, a Roma sono sempre di più le persone che, per problemi economici e disperate, si sono rivolte agli usurai. Indebitate e non trovando una via d’uscita, le vittime di usura chiedono aiuto alle associazioni ed enti del territorio. Tra queste opera Sos Impresa, specializzata nella lotta al racket, che nella Capitale, tra il 2022 e il 2023, ha calcolato che le persone seguite, perché vittime di usura, sono passate da 130 a oltre 150, registrando un aumento del 20 per cento. Il picco delle richieste di aiuto viene rilevato sul litorale e nella zona sud della Capitale. Invece, nell’area di Tor Bella Monaca, secondo i dati a disposizione dell’associazione Tor Più Bella, dal giugno 2023 a oggi, si registra un incremento del 30 per cento delle richieste di aiuto, con un trend in crescita dal 2021. Sono oltre 20 le telefonate al giorno di persone che lamentano la difficoltà di pagare le rate dei mutui, dei prestiti e, a volte, delle spese più elementari. “La situazione negli anni si è aggravata, dal 2022 al 2023 le persone che seguiamo stabilmente sono passate da 130 a più di 150, circa un 20 per cento in più”, ha spiegato il presidente di Sos Impresa Lazio, Lino Busà, interpellato da “Agenzia Nova”. A indicare che la situazione sia peggiorata è anche “l’aumento del numero telefonate con richiesta di aiuto”. In particolare “sono le zone del litorale e dell’area sud di Roma quelle da cui riceviamo più richieste di aiuto, anche se riceviamo richieste dai Castelli e da altre zone della città”.
“Il problema – ha sottolineato Busà – è che da dopo la pandemia sono aumentate le richieste da parte di persone in condizioni di sovraindebitamento. C’è una situazione di vulnerabilità finanziaria che non si è attenuata dopo il Covid, e anzi per certi aspetti si è aggravata per coloro che hanno ottenuto le risorse da provvedimenti di facilitazione, che pensavano che non andassero restituiti. Ora si accorgono che devono restituirli e si trovano in una situazione di difficoltà. Il problema non si è risolto, ma solo spostato nel tempo”. Dall’altro lato, però c’è il problema che le denunce sono pochissime, “si contano sulle dita di una mano. Questo è un problema grave – ha puntualizzato -. C’è una crisi di fiducia generalizzata, la gente non denuncia perché non ha fiducia sul valore della denuncia. Come associazione è importante far sapere che si esiste. Una delle nostre campagne di sensibilizzazione si chiama ‘Strada facendo’, arrivata alla seconda edizione. Abbiamo girato con un camper in accordo con i comuni per svolgere iniziative di animazione territoriali, incontri con le istituzioni. La Regione Lazio in particolare è molto attenta, è l’unica che finora ci ha sostenuto, speriamo che continui questa collaborazione istituzionale”, ha concluso Busà. Proprio nel quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma, ha aperto un nuovo sportello antiusura nella sede dell’associazione “Tor più Bella”, all’interno di una delle Torri di viale Santa Rita da Cascia. Presso lo sportello le persone verranno ascoltate delle attraverso professionisti dell’ambulatorio antiusura di Luigi Ciacci, che forniranno consulenza e assistenza nelle tematiche del sovraindebitamento e dell’educazione finanziaria. All’attività consulenziale si abbinerà inoltre la possibilità di offrire ai cittadini l’accesso ai Fondi di prevenzione dell’usura. Attraverso questi fondi, che l’ambulatorio gestisce dal 2002, i cittadini provvisti de requisiti di legge, potranno ottenere un prestito fino a 50 mila euro da destinarsi al pagamento dei debiti legittimi, per sottrarli dall’indebitamento e rimuovere quelle situazioni debitorie che possono spingere le persone prive di accesso al credito legale a rivolgersi agli usurai. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. Presenti numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine e don Antonio Coluccia, il parroco noto per le sue lotte contro lo spaccio e la criminalità. “Questa è una sfida che riguarda tutta la comunità, non deve avere polarizzazione, ma tutte le forze devono essere unite perché questo è un quartiere che merita molto di più – ha dichiarato il presidente Rocca -. L’attenzione della Regione Lazio non è rivolta solo a Tor Bella Monaca, ma a tutte le aree fragili di Roma e dei nostri territori. Ovviamente qui c’è un’emergenza legalità, ma la presenza di tante istituzioni dimostra l’attenzione e la voglia di cambiamento”, ha concluso. “A Tor Bella Monaca è stato creato un sistema che vede insieme la comunità di cittadini, diversi esponenti della società civile, le forze dell’ordine e le istituzioni tutte, con un obiettivo: quello della legalità, di riqualificazione e decoro – sono state le parole del prefetto Giannini -. Questo sportello sarà fondamentale perché ci sono dei professionisti che potranno dare delle risposte e degli aiuti e, quindi, accompagnare le persone”, ha concluso.