Sono oltre otto mesi che la carreggiata dell’unica strada di accesso a San Vittorino è ristretta ad una sola corsia. La causa è stata il distaccamento di due grandi massi dal costone precipitati sulla strada. Oggi la strada è ristretta e sono stati posizionati dei blocchi di cemento ed il passaggio è alternato da un semaforo, causando lunghe code per entrare ed uscire dal quartiere.
Nell’estrema periferia di Roma continua a perdurare il degrado e l’abbandono, i semafori spesso non funzionano a causa del furto costante delle batterie. Insorgono i residenti, denunciando che questa è l’unica strada di cui si dispone per uscire dal quartiere, tutti i residenti la percorriamo almeno quattro volte al giorno perché lavorano fuori dal quartiere e ogni volta sono costretti a restare fermi.
Come se non bastasse la strada è percorsa anche bus Atac e Cotral e il passaggio dei mezzi pesanti aumenta sempre di più l’attesa. Dalle opposizioni: “Dopo otto mesi nessuno al governo di Roma, né il Municipio né il Comune e né la Citta Metropolitana per altro tutti con lo stesso colore politico, è intervenuto per risolvere un disagio enorme. I residenti di San Vittorino si trovano in uno stato di semi arresti domiciliari costretti ogni giorno a fare i conti con difficoltà legate al vivere quotidiano a causa di chi non riesce a risolvere le problematiche nonostante avesse la soluzione a tutto quando era all’opposizione”.