Una gita a … Castelnuovo di Porto

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Castelnuovo di Porto, a 30 km da Roma, sorge a 200 metri di altitudine sul livello del mare su una collina tufacea tra due strette valli solcate dal fosso Chiarano e dalla Mola. La cittadina, sviluppata intorno alla Rocca è posta nella Campagna Romana a poca distanza dal massiccio del Monte Soratte.

Incerta la sua fondazione che sembra risalire a prima dell’anno mille, ciò che invece è certo sono le vicissitudini del castello che passò nelle mani di diversi proprietari fino al 1627. Toccata marginalmente dalle vicende storiche moderne, il borgo ha ben conservato il suo centro storico, numerosi simboli araldici, individuano case nobiliari edificate intorno alla Rocca.

Tra i monumenti visitabili troviamo il Castello della Rocca, risalente al XIII secolo e rimaneggiato nel corso dei secoli, le sue sale sono ricche di affreschi e stucchi. Sempre nel centro storico si trova la collegiata di Santa Maria Assunta, anch’essa del XIII secolo e rimaneggiata più volte, conserva nella cappella Degli Effetti, il Trittico del Salvatore di pregevole fattura, datato 1501.

La Chiesa dei Santi Agostino e Antonio Abate, sulla via Flaminia è un unico corpo con l’antico ospedale, oggi convertito in abitazioni, nel 1756 opere di restauro donarono uno stile barocco all’edificio, conserva all’interno un pregevole affresco del XVI secolo. Lungo il percorso dell’antica Campana vetus, troviamo una piccola chiesa medievale, dedicata a San Sebastiano, all’interno conserva interessanti tracce di affreschi.

Molte le testimonianze archeologiche presenti nei dintorni di Castelnuovo, iscrizioni in latino, fregi e teste marmoree sono stati rinvenuti nelle necropoli etrusco-capenati di Belmonte, Monte Fiore e Vaccareccia, resti custoditi presso l’antica Posta.
Il fosso di valle Vasca conserva un raro complesso di vasche per la pigiatura dell’uva risalente dell’alto Medioevo, mentre a Belmonte, oltre la vasta necropoli rupestre sorgono le rovine del borgo medioevale sulle quali, ancora oggi, è conservata una torre del XIII° secolo.

In tavola fra i primi piatti troviamo paste fatte in casa come gli gnocchi e le fettuccine, ma anche polenta di granturco condite con sughi di carne, spaghetti alla carbonara e i rigatoni agli asparagi. Fra i secondi piatti sempre molto ricchi annoveriamo la caponata, carciofi alla giudia l’abbacchio e la coratella. (Fonte visitlazio.com)