E’ accusato di aver sottratto materiale sanitario dalla struttura ospedaliera presso cui lavorava. Un infermiere di 50 anni, in servizio presso il pronto soccorso di un ospedale romano, è stato arrestato al termine del turno di notte in flagranza di reato con l’accusa di peculato.
Gli agenti del commissariato Colombo, già sulle tracce dell’uomo, hanno rinvenuto nella sua macchina dispositivi di protezione, prodotti per la disinfezione, garze e una soluzione fisiologica; materiale sanitario che è risultato, dopo gli accertamenti effettuati in collaborazione con il direttore sanitario della struttura, corrispondente al lotto utilizzato negli ambulatori del pronto soccorso.
A casa dell’infermiere, inoltre, è stato trovato altro materiale per effettuare prelievi di sangue, come provette, forbici e lacci emostatici, che è stato sottoposto a sequestro insieme a 4 cellulari utilizzati dall’uomo.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’amato che si è detto amareggiato “per il comportamento infedele di un infermiere che infanga una categoria professionale che sta in prima linea nel contrastare il virus anche a volte a discapito delle proprie vite“. In una nota ha fatto sapere che “La Asl competente ha già provveduto ad avviare tutte le procedure previste dalla norma per licenziare il dipendente”.