Ha preso il via Festival ArteScienza, quest’anno alla XXXII edizione e intitolato Pianeta Immateriale. La manifestazione, dall’inizio di luglio al 25 settembre, si svolge in diverse sedi cittadine, dislocata a Roma fra il Goethe-Institut Rom, il Museo degli strumenti musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Spazio Rossellini e il Liceo Visconti. Inoltre, grazie alle collaborazioni con altri festival e istituzioni, ArteScienza sarà anche in altre città italiane con eventi extra. Ad ispirare l’edizione di quest’anno, organizzata come sempre dal Centro Ricerche Musicali, è il pensiero di Jean-Jacques Wunenburger, filosofo francese che ha studiato il ruolo dell’immaginario, dei simboli e dei miti nel loro rapporto con la razionalità filosofica, scientifica, politica e culturale contemporanea. Due i compositori di riferimento di questa edizione: Luciano Berio, di cui ricorre il centenario dalla nascita, e Giacinto Scelsi, per i 120 anni dalla nascita. Il festival si svilupperà tra concerti, mostre, masterclass, incontri di studio, danza, teatro, videoarte, installazioni e docufilm, guardando verso le novità tecnologiche, all’uso dell’intelligenza artificiale e al suo apporto nell’arte. Il festival apre le sue attività presso il Goethe-Institut Rom, con Invisible Blue, con le improvvisazioni dell’Ensemble Exàifnes su video di Giulio Latini, e con il concerto del 2 luglio della compositrice greca Artemi-Maria Gioti. Dal 9 al 20 luglio la rassegna si sposta nel Museo degli strumenti musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove viene dedicata una giornata intera a Luciano Berio il 9 luglio. In programma incontri di studio sul compositore, concerti con sue opere eseguite dal vivo e la proiezione del docufilm “C’è musica & musica”, realizzato dallo stesso Berio nel ’72. Dopo la pausa estiva ArteScienza riprende dal 13 settembre fra il Teatro Spazio Rossellini e nuovamente il Goethe-Institut Rom. Fra gli appuntamenti finali figura l’omaggio a Giacinto Scelsi che comprende un incontro pubblico, un concerto delle sue musiche originali ed infine la proiezione de “Il primo moto dell’immobile”, documentario diretto da Sebastiano D’Ayala Valva nel 2018.