7 luglio 2005. Quattro attentatori kamikaze colpiscono Londra provocando 52 morti, 700 feriti e lo shock di un’intera nazione. La storia di chi ha vissuto questi tragici eventi è raccontata nella docuserie appena entrata a far parte della libreria Netflix “Attack on London: caccia agli attentatori del 7 luglio“. La miniserie in quattro episodi fornisce un resoconto multi-prospettico di uno dei più devastanti attacchi terroristici sul suolo britannico e del caotico periodo di tre settimane di panico e caccia all’uomo che ne seguì. La narrazione si basa sui crudi fatti della mattina in cui quattro uomini britannici fecero detonare bombe suicide coordinate attraverso il sistema di trasporto pubblico di Londra: una su un treno della Circle Line tra le stazioni di Liverpool Street e Aldgate, una su un treno della Circle Line a Edgware Road, una su un treno della Piccadilly Line nel tunnel profondo tra King’s Cross e Russell Square e l’ultima, quasi un’ora dopo, su un autobus della linea 30 a Tavistock Square.
Attraverso testimonianze dirette e filmati inediti la serie esplora le settimane successive agli attacchi, caratterizzate da panico, paranoia e una frenetica caccia all’uomo, offrendo un’analisi approfondita delle indagini e delle conseguenze che hanno cambiato il Regno Unito. Il nucleo emotivo è fornito dalla testimonianza dei sopravvissuti e delle famiglie delle vittime, che raccontano le loro esperienze con dettagli strazianti. La narrazione non si sottrae alla complessità o alle controversie, includendo interviste sia con il capo dei servizi di sicurezza che con la famiglia di Jean Charles de Menezes, l’uomo innocente tragicamente ucciso dalla polizia durante la caccia all’uomo, giustapponendo l’apparato di sicurezza dello Stato al devastante costo umano dei suoi errori.
La direzione artistica è affidata a Jim Nally e Adam Wishart, professionisti noti per lavori investigativi e documentari di grande impatto. La realizzazione è curata da Serena Kennedy e dallo stesso Jim Nally, con il supporto di Netflix UK.