Piomba libera tutti, di Marco Malvaldi, Sellerio Editore Palermo, è un giallo definito “spiazzante e spassoso” che trascina il lettore tra i tavoli del BarLume a condividere con i “suoi” vecchietti la suspense del delitto e la malinconia del ricordo. Malvaldi, laureato in chimica all’Università di Pisa, ha provato a fare il cantante lirico, ma ha abbandonato dopo poco per tornare alla professione di chimico. Esordisce nella narrativa nel 2007 con la serie dei vecchietti del BarLume, pubblicata da Sellerio. Da questa serie a partire dal 2013 è stata tratta una serie televisiva dal titolo I delitti del BarLume. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (Sellerio, 2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, Milioni di milioni (Sellerio, 2012), Argento vivo (Sellerio, 2013), Buchi nella sabbia (Sellerio, 2015) e i saggi L’architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico (Cortina Raffaello, 2017), Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà (Rizzoli, 2017), Per ridere aggiungere acqua. Piccolo saggio sull’umorismo e il linguaggio (Rizzoli, 2018), La misura dell’uomo (Giunti, 2018), e Vento in scatola (Sellerio, 2019). Suoi racconti sono inclusi nelle antologie di Sellerio. Nel luglio 2013 vince il Premio letterario La Tore Isola d’Elba. Nel 2019 pubblica per il Mulino assieme a Stefano Marmi Caos. Nel 2023 esce per Giunti editore il giallo storico, Oscura e celeste. Insieme a Samantha Bruzzone, sua compagna, ha pubblicato Leonardo e la marea (Laterza, 2012), Chiusi fuori (Mondadori 2022), Chi si ferma è perduto (Sellerio, 2022), La molla e il cellulare. Che differenza c’è tra una scoperta e un’invenzione? (Raffaello Cortina Editore, 2022), Non c’è un cane (Mondadori, 2024), La regina dei sentieri (Sellerio, 2024).
Il suo nuovo giallo, Piomba libera tutti, porta il lettore a immergersi nell’atmosfera di inizio estate a Pineta, dove un po’ tutti sono alle prese con importanti novità. La figlia di Massimo, la piccola Matilde, cresce e ha scoperto la parola «no». La madre di Massimo invece è andata in pensione e torna ad abitare in pianta stabile a Pineta: Massimo se la ritrova dappertutto. È vero che nel bar è rimasta una sedia vuota, una sedia piccola, ma il vuoto di quella sedia toglie il respiro a tutti. È morto in primavera Aldo, investito sulle strisce pedonali da una bicicletta. I vecchietti hanno perso un compagno, ma al BarLume Aldo è più vivo che mai nei ricordi sempre allegri dei suoi compari di briscola. Massimo, oltre che unico erede insieme a Tiziana, è stato nominato esecutore testamentario: compito più bizzarro, trovare un acquirente per la sterminata collezione di cd e vinili di Aldo. Per risollevare i vecchietti dalla nostalgia per l’amico scomparso, il vicequestore Alice Martelli li coinvolge, con la dovuta cautela, nella sua ultima indagine. Giada Meini, sessant’anni, impiegata delle poste, è stata strangolata nel parcheggio del suo condominio in centro a Pisa. Tutti gli inquilini del palazzo la detestavano per una serie di ripicche condominiali e perché, voci corrono per l’androne, pare che la megera fosse incline al ricatto. Tra dicerie, reticenze, false piste, rancori sepolti, la caccia all’assassino si rivela un’impresa ardua. Soprattutto se i vecchietti iniziano con le loro illazioni e pure Aldo, dall’altra vita, ci mette lo zampino. Tra i condomini sospettati c’è anche Viola Stefanelli, collezionista di cd e vinili che Massimo ha incontrato per la vendita della collezione ereditata.