L’ASD Fortitudo Rieti, da cinque anni attiva nel campo del basket inclusivo (Baskin) e recentemente entrata nel circuito Special Olympics, intende denunciare pubblicamente le gravi difficoltà logistiche che da anni ostacolano il regolare svolgimento della propria attività. “I nostri atleti sono ragazzi con disabilità fisiche e psichiche gravi (con invalidità al 100%) e dovrebbero, secondo una delibera del Comune di Rieti, avere diritto all’uso gratuito di una palestra pubblica. Tuttavia, nonostante la nostra volontà di contribuire economicamente, non ci è mai stato garantito un accesso regolare e stabile ad una struttura adeguata” si legge in una nota. Nel corso di cinque stagioni la squadra ha dovuto cambiare tre palestre: prima la palestra del Liceo Classico M.T. Varrone, risultata inadeguata alle esigenze di chi ha difficoltà motorie; poi la palestra dei Geometri, con vie di fuga ridotte; infine quella dell’ITIS, le cui tribune sono inagibili e nella quale bisogna dunque giocare a porte chiuse, privando atleti e famiglie di un importante momento di condivisione. Nonostante le difficotà la squadra ha riportato numerosi successi, posizionandosi 2ª classificata nel campionato regionale Baskin (Lazio), 3ª alle finali interregionali di Baskin, 2ª alle finali nazionali C.I. di Basket Unificato Special Olympics. L’appello che la Fortitudo Baskin Rieti fa alle istituzioni e di avere per la prossima stagione sportiva una struttura adeguata per allenamenti e gare, nella quale sia consentita la presenza del pubblico, e che vega rispettata la delibera comunale sull’utilizzo gratuito per attività inclusive. “Lo sport deve essere un diritto per tutti, non un privilegio per pochi. Chiediamo rispetto per il lavoro che portiamo avanti con passione, e per l’impegno dei nostri ragazzi, che rappresentano un esempio concreto di inclusione, sportività e determinazione” conclude l’Associazione.