La salvaguardia del pianeta e la sua salvezza partono già dalla tavola. Ne sono convinti il Banco Alimentare della Toscana e l’Istituto Alberghiero di Montecatini, una scuola all’avanguardia sui temi della sostenibilità, della salute, e della lotta agli sprechi. Da qui nasce la loro collaborazione. Le scuole sono un elemento fondamentale nell’attività del Banco – dichiara l’organizzazione in una nota – perché la convinzione è che dai giovani si può far crescere una cultura solidale ed eticamente improntata alla sostenibilità. Quanto poi la scuola è un istituto alberghiero, l’abbinamento con l’attività del Banco diventa ancora più stimolante, in quanto all’alberghiero si formano i talenti del futuro della cucina italiana, un settore in grande crescita, ma anche un settore chiave per ridurre gli sprechi alimentari. Ai ragazzi della scuola di Montecatini i volontari del Banco hanno spiegato l’importanza dell’attività che viene svolta dalla rete solidale e del valore del cibo, lanciando la sfida, cioè di cimentarsi con l’invenzione di ricette anti-spreco o a chilometro zero. Una collaborazione, quella tra il Banco Alimentare della Toscana e l’istituto alberghiero di Montecatini, che è stata resa possibile e sostenuta dalla Fondazione Caript, che statutariamente si occupa del benessere, della valorizzazione e dello sviluppo della provincia di Pistoia. Fondazione Caript è vicina da tempo al Banco Alimentare che, grazie a questo importante sostegno, ha potuto continuare ad ampliare la rete caritativa nella provincia pistoiese e ad attivare percorsi educativi virtuosi come quello con l’alberghiero. Dalla fantasia dei futuri chef sono nate alcune proposte, attente sia alla riduzione dello spreco e alla rivisitazione e al riutilizzo degli ‘avanzi’ sia all’uso di ingredienti ‘poveri’ o a chilometro zero. Si va dal panettone avanzato alla pinsa, la tipica pizza romana le cui origini sono di per sé un inno antispreco. La pinsa nasce come piatto di recupero per le famiglie contadine che utilizzavano quei cereali e farine grezze che non potevano essere destinati alla vendita, passando attraverso una gustosa insalata e ad un immancabile piatto di pasta ‘poco spreco’. Cosa serve? Bastano fantasia, burro, uova, latte e zucchero per trasformare una fetta di panettone in un “french toast di panettone”, oppure per realizzare, con le lenticchie avanzate dal Capodanno, un gustoso piatto di pasta. Poi c’è l’insalata ‘Zero’ come l’hanno ribattezzata gli stessi studenti dell’alberghiero. Nella loro proposta i ceci (sottoposti a tostatura) rappresentano quel quid che rende questa insalata davvero particolare oltre che un piatto con poche calorie e salutare. Per la pinsa ‘Carpe Diem’ serviranno invece patate, parmigiano, panna e olio, ma se si vuole saperne di più si può cliccare qui e scoprire nel dettaglio le ricette.