Viterbo città termale: da dato di fatto diventa un logo, un’indentità, magari in futuro un brand. È stato infatti presentato a Palazzo dei Priori, e registrato alla Camera di Commercio, il logo ufficiale, realizzato da Daniele Muzzi con la direzione artistica di Simone Iocco per l’agenzia Majakowskij comunicazione. Restano gli elementi caratteristici di Viterbo, sapientemente trasformati per raccontare la vocazione termale della città. La palma si trasforma in un getto d’acqua, il leone non ha più la bandiera e le punte della corona sono il corpo di altrettante fontane i cui zampilli richiamano gli archi della loggia del palazzo papale.
Presente a dare il crisma dell’ufficialità al simbolo grafico la sindaca Chiara Frontini, che spiega che la realizzazione del marchio è tappa di un piano di marketing già avviato dall’ex assessore Franco: “Abbiamo pensato ci fosse la necessità di targetizzare Viterbo con un brand identitario della sua vocazione termale. Perché la città ha tante identità sotto il profilo turistico: Viterbo è medievale, è la Macchina di Santa Rosa, è città dei Papi, ma è anche e soprattutto città termale“. Presenti i gestori dei vari siti termali: Tiziana Governatori (Hotel Salus Terme), Fabio Belli (Tuscia Terme) e Fernando Barberini (Oasi Terme). Assenti al tavolo i rappresentati di Terme dei Papi, ma non è escluso che abbraccino il progetto successivamente.
Il logo è parte di un progetto di ampio respiro di promozione del territorio su piano internazionale. La delegazione composta dalla sindaca, da una persona dello staff e da tre imprenditori del settore è già volata a Budapest per il congresso internazionale del turismo termale, un’occasione preziosa per presentare il territorio e la città in modalità B2B a oltre 50 realtà selezionate del turismo termale. In questo contesto verrà presentato il nuovo logo e firmata, per la prima volta, la dichiarazione di Budapest, l’impegno comune delle città termali europee per un turismo sostenibile, responsabile e integrato.